Ad alcuni, che avevano intuito il fotomontaggio, ha strappato un sorriso dissacrante. Ad altri, invece, che ne leggevano quasi un segno premonitore, ha seriamente preoccupato. Si tratta della foto diventata virale sui social in cui si vede un balcone crollato su quello inferiore e sulla ringhiera lo striscione con l’arcobaleno e la scritta “tutto andrà bene“, come quelli che nelle ultime settimane stanno riempendo le facciate dei palazzi del Paese.

L’immagine è frutto di un fotomontaggio: la foto del crollo è vera ma, su quel balcone, non c’era in origine nessuno striscione disegnato da qualche bambino per infondere un po’ di speranza. E non sarebbe potuto essere diversamente perché quello scatto risale a ben 6 anni fa.

Quel balcone, infatti, venne giù il 2 aprile del 2014 a Preturo, una frazione dell’Aquila, particolarmente colpita dal sisma del 2009. Lo stabile interessato dal crollo faceva parto del complesso di palazzine del progetto CASE, (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili). Quell’incidente non ebbe conseguenze perché, fortunatamente, in quel momento non c’erano persone in nessuno dei due terrazzini. Quell’edificio, infatti, era già stato sgombrato in precedenza perché interessato da altri crolli. Una vicenda questa che, aggiunta ad altri incidenti, portò la magistratura a sequestrare gli immobili e ad aprire un’inchiesta per far luce sui materiali e i metodi utilizzati per la ricostruzione post sisma all’Aquila.

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