“Ho superato quella che considero la prova più pericolosa della mia vita”, così Silvio Berlusconi all’uscita dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato ricoverato a causa del coronavirus dallo scorso 3 settembre. L’ex premier e leader di Forza Italia ha parlato ai giornalisti, leggendo un messaggio, dopo le dimissioni. Adesso sarà in isolamento in attesa dell’esito secondo tampone che certificherà la completa guarigione. “Posso dire con soddisfazione di averla scampata bella anche questa volta”, ha detto visibilmente emozionato. Berlusconi ha evidenziato come nell’ospedale i medici siano rimasti sorpresi “dall’entità della mia carica virale. La più alta tra le decine di migliaia analizzate dal San Raffaele”.

I RINGRAZIAMENTI – “Grazie dal profondo del cuore a chi mi ha dimostrato affetto. Tanti amici, conoscenti, ma anche tanti che non conosco personalmente, tanti sostenitori e tanti avversari politici. Le autorità dello Stato, in primis il presidente della Repubblica Sergio Mattarella“. Grazie ancora a “tutti quelli che mi hanno sostenuto intorno a me e mi hanno dato la forza di affrontare una malattia grave e insidiosa. Sapete che tanti dei malati colpiti dal virus oltre gli 80 anni non ce l’hanno fatta. Ho condiviso la sofferenza di chi sta male, dei famigliari, di chi ha perduto una persona cara.

Berlusconi era accompagnato dal primario, e medico personale, Alberto Zangrillo. “Il mio pensiero va ai medici che hanno combattuto questo morbo, davvero pericoloso, a causa del quale tanti hanno perso la vita, tanti l’hanno messa a rischio”.

L’APPELLO – “Prima di ammalarmi avevo lanciato numerosi appelli a non sottovalutare il pericolo, a rispettare regole e prescrizioni sanitarie. Ho provato in prima persona che fino a quando la diffusione del virus non sarà debellata ognuno di noi sarà esposto a contagiarsi e a contare gli altri. Rinnovo a tutti l’appello alla massima responsabilità personale”. Un pensiero anche alla riapertura delle scuole, prevista per oggi in 13 Regioni. Berlusconi ha rivolto “agli studenti un in bocca al lupo” e ha invitato al rispetto rigoroso delle regole di comportamento e di quelle sanitarie”. “Che Dio ce la mandi buona”, ha chiosato l’ex premier.

Redazione

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