Dal Movimento 5 Stelle, di cui è stato per anni esponente di grido grazie al rapporto storico col fondatore Beppe Grillo, al passaggio in Forza Italia. È la parabola politica eclatante di Giancarlo Cancelleri.

Un volto noto dei pentastellati, quello di Cancelleri: già ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Conte e per ben due volte candidato 5 Stelle alle Regionali in Sicilia, il suo addio è legato alla mancata ricandidatura proprio alle scorse elezioni per la regola del limite del secondo mandato.

Una scelta che non è andata giù al già capogruppo all’Ars, che voleva provare la terza corsa consecutiva alla poltrona più importante di Palazzo d’Orléans. Sabato mattina si è presentato alla convention del partito di Silvio Berlusconi al teatro Politeama, in seconda fila dietro l’attuale presidente della Regione, il berlusconiano di lungo corso Renato Schifani.

Ed è stato quest’ultimo, intervenendo dal palco, a ufficializzare la sua adesione: “Forza Italia è un partito aperto, accolgo con piacere Giancarlo Cancelleri. È stato un avversario di Musumeci (l’ex governatore di centrodestra, ora ministro nel governo Meloni, ndr), ma l’ha fatto con stile. Nel suo ruolo di viceministro e sottosegretario ha dimostrato di fare gli interessi della Sicilia”.

Cancellieri aveva annunciato il suo addio al partito di Giuseppe Conte il 18 aprile scorso, in una intervista al Quotidiano della Sicilia. “Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi. Quello in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio”, aveva detto l’ex sottosegretario.

Pochi giorni ed ecco la nuova ‘casa politica’ per Cancelleri, che ha rapidamente dimenticato la netta opposizione al centrodestra siciliano. Dal Politeama infatti l’ormai ex grillino professa stima assoluta per Forza Italia: “Chi non cambia mai idea, non cambia mai nulla. Oggi c’è una famiglia di valori che mi può accogliere e che lo ha fatto nonostante in campagna elettorale per le Regionali abbia espresso parole contro Schifani. Il presidente è andato oltre e ha voluto tributarmi un gesto di affetto e stima. Queste cose io le apprezzo. Ti rendi conto che hai fatto errate valutazioni nel passato. Non rinnego nulla. Ho lavorato in questi dieci anni per la Sicilia e i siciliani. Non rinnego neanche la militanza in un movimento che ha fatto la storia di questo paese ma che oggi non mi appartiene più”.

Cancelleri che è già pronto per la ‘battaglia politica’, a partire dalle amministrative del prossimo maggio, in particolare quelle di Catania. Nella città etnea “voterò convintamente Enrico Trantino. È il migliore candidato possibile”, dice dal Politeama il neo forzista, stesse parole che solo poche settimane fa riservava ad Enzo Bianco, più volte sindaco della città e candidato del centrosinistra prima di venire escluso dalla competizione elettorale da una sentenza di incandidabilità dalla Corte dei Conti.

Per Cancelleri comunque le parole più dure dopo il ‘voltafaccia’ ai grillini arrivano da un personaggio che a sua volta non è più iscritto ai 5 Stelle, il ‘pasdaran’ Alessandro Di Battista.

Che parabola indegna. Io mi vergognerei come un ladro al suo posto. Ma evidentemente c’è chi la vergogna proprio non la conosce, come ormai non conosce la vita al di fuori dei palazzi. Gente che ha perso la testa al primo “onorevole” ascoltato. Gente che ha perso il contatto con la realtà alla prima tartina offerta. Che preferisce la promessa di una poltrona alla dignità personale e che ora è costretta pure a ridere alle battute di Schifani per tentare di accreditarsi un po’”, scrive su Facebook l’ex deputato.

Cancelleri in ogni caso ostenta indifferenza: “Ad Alessandro piace fare i post su Facebook… gli mando un grande saluto. Per me rimane una persona e un amico a cui voglio bene. È libero di scrivere quello che vuole, a me non frega assolutamente niente, come non mi frega dei tanti che in queste ore stanno scrivendo”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia