Giovanni Truppi è una delle novità della 72esima edizione del Festival di Sanremo. Il cantautore è in gara con il brano Tuo padre, mia madre, Lucia scritto con Pacifico, Niccolò Contessa de I Cani, Pallotti e Buccelli. “È una canzone d’amore in cui mi riconosco, contiene ruvidità e chiaroscuri. Perfetta da ascoltare al buio”, ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni. Dedicata a sua figlia. Il brano sarà il singolo di una raccolta in uscita.

Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Vive a Bologna. Ha pubblicato in tutto cinque album. Il primo, C’è un me dentro di me, nel 2010. L’ultimo, Poesia e Civiltà, nel 2019. È un cantautore raffinato, dall’estetica ricercata, sperimentatore della lingua e della musica. È stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per Amori che non sanno stare al mondo, per l’omonimo film di Francesca Comencini.

Con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone Lettera a Papa Francesco I. La sua musica ha accompagnato in più occasioni le strisce del disegnatore Makkox per la trasmissione di La7 Propaganda Live. È stato premiato con il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco 2015. Nel 2014 ha progettato e costruito un pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: ha creato uno strumento smontabile, di dimensioni inferiori allo standard, elettrificato tramite una serie di pick-up. Dal 2013 al 2017 ha portato in giro un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo. Il suo primo album uscito con una major, Virgin/Universal, Poesia e Civiltà, è uscito nel 2019.  La sua L’unica oltre l’amore è un piccolo capolavoro. Ha pubblicato anche un romanzo, per La Nave di Teseo, L’avventura, uscito nel 2021.

“Il pezzo è una dichiarazione d’amore in inverno, mi interessava inquadrare il pezzo dal punto di vista di un adulto, è una canzone che racconta la scelta di un amore, perché nell’amore più maturo, anche nel sentimento più forte, c’è una dose di vera scelta, c’è la razionalità che entra in gioco perché l’età adulta porta un’assenza di spensieratezza, porta cioè il pensiero. Hai meno futuro davanti a te ma maggiore consapevolezza di cosa è il futuro e di cosa significhi prendersi una persona, aderire anche a un ideale d’amore con qualcuno”, ha detto della sua canzone Truppi a Esquire.

Nella serata delle cover Truppi canterà con Vinicio Capossela Nella mia ora di libertà, brano dall’album del 1973 Storia di un impiegato di Fabrizio de André. “Episodi come quello del carcere di Santa Maria Capua Vetere ci ricordano cosa possa significare finire inermi nelle mani di chi ha il potere di esercitare la forza. E non dimentichiamo – ha detto Capossela a Repubblica – cosa il Covid abbia significato per la popolazione carceraria, in termini di perdita di diritti, a partire da quello più importante che a prescindere dal covid in carcere è sacrificato: il diritto all’affettività”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.