E “io non guardo Sanremo, perché è una merda” e ci mancherebbe. E pazienza per tutti quelli che vedono lo stato del Paese in cinque giorni di Festivàl, per le rime cuore-amore ormai estinte, per la “Città dei Fiori”, per la “kermesse” lemma altrimenti inesistente, per chi si spende a scrivere tweet divertenti o intelligenti. Quelli che “io non guardo Sanremo” non saranno neanche mossi a compassione dalle lacrime di Amadeus e di Damiano dei Maneskin.

Quelli lì, i franchi tiratori del Festivàl, non si smuovono ma a Sanremo non interessa: perché Sanremo aspira, insiste a farsi metafora del Paese, compendio della Penisola, anche di quella parte che si ostina o non si sforza nemmeno per ignorarlo. La kermesse persiste a fornire rappresentanza: una Balena Bianca. E tutti i complimenti per il cast “ben assortito” tra giovani e vecchi, il ricambio generazionale che manca al Paese e che qualcuno vede in Amadeus che va a prendere i Maneskin in golf cart, il maschio virile e patriarcale fatto a pezzi dai maschi sul palco. Sarà. È intanto canzoni che oggi arrivano da domani saranno ovunque o quasi, e uno show che si rinnova per non cambiare mai, e un finale sempre a sorpresa almeno negli ultimi anni.

È lo stesso Paese che per la seconda volta consecutiva, senza precedenti, ha costretto il Presidente della Repubblica in carica a restare per un altro mandato. L’Amater, la terza dose di Amadeus da conduttore e direttore artistico, altro segno di continuità, era stato annunciato come l’evento della gioia. Si è pianto soprattutto, e forse pure dalla gioia, per cominciare. Le canzoni, in qualche modo, faranno anche quelle piangere da qui alla fine. “Festival di Sanremo”, come genialmente realizzava Gianni Mura, resta pur sempre l’anagramma di “Rime Sfonda Stivale”. Questa è una rubrica.

Quiz Sanremo 2022

Amadeus ha pianto per:

a. Il pubblico greenpassato e di nuovo all’Ariston
b. L’operazione (Fiorello dixit) di chirurgia plastica al pene
c. Quelle due battute in inglese con l’Harlem Gospel Choir
d. Per le maledizioni dei Jalisse (esclusi dalla gara)

L'”imprevedibilità”, parole di Amadeus, di Achille Lauro è:

a. Assolutamente disarmante
b. Vera: se da quattro anni non vedi la tv e non apri i social
c. Provata: non ha baciato alcun uomo in diretta su Rai1
d. Un altro risultato della cancel culture

Fiorello per il Festival di Sanremo è:

a. Indispensabile
b. Il kingmaker
c. Lo zio ubriaco al pranzo di Natale
d. L’animatore capo del villaggio

Massimo Ranieri, noi non perdiamo l’amore ma lei, prima della fine del Festival:

a. Faccia gli addominali sul palco
b. Faccia gli addominali sul palco
c. Faccia gli addominali sul palco
d. Faccia gli addominali sul palco mentre canta Perdere l’amore

L’indie (La Rappresentante di Lista, Dargen D’Amico) a Sanremo rappresenta:

a. La quota acqua gym
b. Diversamente giovani vestiti coloratissimi
c. “Ma chi è questo?”
d. Quello che è stata la rubrica di Mastella nella maratona Mentana

Trova l’intruso:

a. Michele Bravi per il suo look si è ispirato Edward Mani di Forbice
b. Gianni Morandi canta una canzone che sembra una sigla dei cartoni animati scritta da Jovanotti
c. Rkomi ha una vaga fissazione per le automobili
d. Il Partito Repubblicano di Salvini non è un sogno ma una solida realtà

Ornella Muti, promossa per:

a. Il padre che le faceva ascoltare Non ho l’età come una regola da seguire
b. I ricordi del grande cinema
c. Il promemoria: “a che ora finisce? Abbiamo sonno”
d. La legalizzazione della marijuana

La papamobile (un golf-cart in realtà) che Amadeus ha usato per andare a prendere i Maneskin è stata:

a. Il momento Pippo Baudo (“l’ho inventato io”) di Amadeus
b. La voglia di ripartire, insieme, del Paese
c. Il siparietto più trash del Festivàl, di già (l’arrivo in motocicletta di Raoul “Don Massimo” Bova ha riaperto subito la partita)
d. Una citazione di Cado dalle nubi di Checco Zalone

Sì, va bene tutto, ma IL momento saliente è stato:

a. La platea a ballare in piedi (e preghiamo per le discoteche)
b. Gli opposti, il nero e il bianco, dei favoriti Mahmood e Blanco, occhi negli occhi
c. I Maneskin che hanno incendiato le cariatidi in sala
d. Le rose e le spine dell’abito di Orietta Berti

RISULTATI! (corrispondono alla maggioranza delle risposte date alle domande):

a. L’artista big primo in classifica vincerà il Festival – e quindi Mahmood e Blanco

b. Piangerai anche tu, prima o poi: stiamo a cocci

c. Sanremo è una merda

d. Desideri che Amadeus avesse dirottato la papamobile (o come si chiama) e via, con dietro un inseguimento alla OJ Simpson, il sequestro delle star più star – un colpo di scena vero, ispirato soltanto dalle canzoni, queste canzonette: grottesca e gioconda forma del tempo

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.