Non solo i volti garantisti e gli interventi del ministro Carlo Nordio, di Matteo Renzi o di Enrico Costa. Al congresso nazionale dell’Anm a Palermo è intervenuto anche Giuseppe Conte, che non le ha mandate a dire e ha dato una sponda alla magistratura. Il leader del M5s ha parlato duramente, attaccando soprattutto il governo e la maggioranza di destra.

Giuseppe Conte all’Anm, attacca il governo e la maggioranza

Per Conte “questo congresso si colloca in un bivio storico per il nostro Paese. Il governo, che è pur sostenuto da partiti con visioni differenti, ha trovato un punto di equilibrio: il pactum sceleris. Un compromesso di potere per garantire la permanenza al governo. Ciascun partito ha individuato un pilastro della Costituzione da riscrivere, con il risultato di stravolgere le fondamenta stesse della nostra architettura costituzionale”. “FdI vuole riscrivere il sistema di governo nazionale, la Lega il sistema di governo regionale, FI insieme a Nordio si sta industriando per evitare il principio di autonomia e indipendenza della magistratura“, ha detto il leader pentastellato. “È un compromesso di potere che dobbiamo denunciare: è avventurismo irresponsabile”, ha detto Conte all’Anm.

“La riforma della giustizia è un pilastro fondamentale del disegno riformatore” del governo. “È un processo di accentramento e di ridistribuzione dei poteri in senso verticistico. Difficilmente questo disegno potrà completarsi con una magistratura indipendente. Di qui la prospettiva della separazione delle carriere e la riforma del Csm, la revisione dell’obbligatorietà della legge penale. Sono tutti corollari di un medesimo disegno riformatore. È evidente che la svolta autoritaria presenta assonanze con il progetto di rinascita democratica della P2“, attacca Conte.

Poi l’ex premier ha aggiunto: “Il quadro complessivo di queste riforme ci collocheranno in una area delle post democrazie autoritarie. Un sistema privo di equilibrio, con i pesi e contrappesi ridotti ai minimi termini. E questo vale anche per la magistratura”.

Giuseppe Conte all’Anm, la difesa della magistratura

Conte ha parlato quindi della magistratura, della riforma della Giustizia: “Sulla separazione delle carriere la nostra posizione è molto chiara. Noi non riteniamo che il modello italiano vada rivisto. È un modello che si sta rivelando virtuoso. I passaggi di carriera sono insignificanti”. Per il cinque stelle, il governo sta prendendo una direzione precisa, quella del “magistrato requirente assoggettato al potere politico”.

Poi il messaggio ai magistrati: “C’è un’incidenza politica dovuta alle vostre decisioni. Ma va affrontata in maniera seria. In questo momento di fronte ai perversi intrecci tra politica e affarismo, c’è una reazione indecorosa, una reazione corporativa, che vuole delegittimare la vostra azione. I soliti ministri denunciano la ‘giustizia a orologeria‘”. “Nordio riesce a censurare un’inchiesta in corso”, ha aggiunto Conte. “Questa maggioranza sta offrendo uno spettacolo pessimo, e la politica tutta. Non c’è nessuna volontà di interrogarsi su quelle che possono essere le misure per contrastare questa permeabilità alle filiere delle corruttele. Il messaggio del potere politico è ‘lasciateci continuare nella nostra azione, lasciateci lavorare'”. “Gli attacchi alla magistratura vanno respinti”.

Poi l’affondo: “Si stanno creando le premesse di una nuova stagione di ‘Tangentopoli‘ su tutto il territorio nazionale. E la maggioranza indebolisce il contrasto ai reati dei colletti bianchi”.

Redazione

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