In vista delle elezioni regionali cosa vuole in realtà Giuseppe Conte? Qual è la sua strategia? Semplice, vuole solo contare di più. L’ex premier non ha un progetto, non ha una visione. Dove generalmente il centrosinistra vince, come in Puglia, in Campania, in Toscana, lui prova a intestarsi il successo. Come? Pretendendo candidati suoi altrimenti, in caso contrario, minaccia la corsa solitaria.

Mettere il cappello

Dove si perde, come in Veneto, fa tranquillamente un passo indietro, si smarca e lascia che sia il Pd a prendersi gli schiaffi e le sconfitte. Quella di Conte è una strategia sempre uguale: mettere il cappello dove tira il vento buono, sfilarsi quando c’è tempesta.

Obiettivo galleggiare

Nessun rischio, nessuna responsabilità, solo un mero calcolo. E dire che questi del Movimento 5 Stelle erano quelli che volevano cambiare il sistema. Oramai il Movimento 5 Stelle di Conte è diventato un partito che ha il solo obiettivo di galleggiare nel sistema.

Il campo minato e il detonatore

Una forza che non punta mai a vincere insieme agli altri ma punta a fare perdere gli altri per pesare di più al tavolo. Quindi, altro che campo largo per la Schlein e per il PD, qui c’è solo un campo minato di cui l’avvocato Giuseppe Conte ha in mano il detonatore.