L’incessante impegno dei carabinieri della Compagnia di Codogno, Lodi, e dei rinforzi provenienti da tutta Italia, che operano all’interno della cosiddetta ‘zona rossa’ per evitare il propagarsi del COVID-19, è stato oggetto di stima da parte di Luca S., un bambino della prima elementare di Somaglia che, accompagnato dalla nonna riparandosi sotto l’ombrello dalla incredibile pioggia, stamattina alle 10.30 si sono presentati al checkpoint n. 4 costituito a Somaglia. Ai militari della Compagnia di intervento operativo del Lazio, in quel momento in servizio di vigilanza, hanno consegnato un disegno semplice nella forma, ma assai espressivo nella sostanza, con il quale il piccolo ha voluto ringraziare i carabinieri per tutto ciò che stanno facendo. “Nello splendido disegno Luca ha voluto far risaltare il senso di vicinanza e la sensibilità mostrate dai carabinieri in questi giorni per garantire protezione e sicurezza a chi, come lui, vive purtroppo momenti di angoscia per la comparsa di un ‘mostro invisibile’ del quale, è certo, faticano a memorizzarne il nome e comprenderne la natura e l’evoluzione”, afferma la compagnia carabinieri di Lodi in un comunicato.

 “Il disegno rappresenta, quindi, una forma di riconoscenza che, proprio perché creato da un animo gentile, è particolarmente apprezzato dall’Arma dei carabinieri, che sentendosi assolutamente e profondamente gratificata capitalizzerà ogni sforzo e amplificherà il senso di responsabilità verso coloro che vivono questa fase emergenziale, cosicché l’obbligo e la motivazione costituiscano il propellente dell’agire quotidiano di ogni carabiniere, orientato a contenere il contagio”, spiegano ancora i carabinieri. “Con questa certezza vogliamo rassicurare Luca che l’impegno per garantire protezione e sicurezza a tutte le persone costrette a vivere nella c.d. ‘zona rossa’ non verrà mai meno, e che giorno dopo giorno i carabinieri guadagneranno tutta la fiducia che gli è stata cordialmente concessa, stringendo in un ideale e protettivo abbraccio tutti indistintamente”, concludono i militari.

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