"E' Dio che tocca i cuori"
Coronavirus, Papa Francesco non dimentica: “Preghiamo per i defunti delle fosse comuni”
Preghiamo oggi per i defunti, coloro che sono morti per la pandemia; e anche in modo speciale per i defunti – diciamo così – anonimi: abbiamo visto le fotografie delle fosse comuni. Tanti”. Così Papa Francesco nell’introduzione della messa a Santa Marta.
“Noi non convertiamo nessuno, è il Padre che attira. Noi possiamo semplicemente dare una testimonianza di fede. Il Padre attira attraverso la testimonianza di fede. Occorre pregare che il Padre attiri la gente a Gesù: sono necessarie la testimonianza e la preghiera. Senza testimonianza e preghiera si potrà fare una bella predica morale, tante cose buone, ma il Padre non avrà la possibilità di attirare la gente a Gesù. E questo è il centro del nostro apostolato: che il Padre possa attirare a Gesù. La nostra testimonianza apre le porte alla gente e la nostra preghiera apre le porte al cuore del Padre perché attiri la gente. Testimonianza e preghiera. E questo non è soltanto per le missioni, è anche per il nostro lavoro come cristiani”.
“Domandiamoci: do testimonianza col mio stile di vita, prego perché il Padre attiri le persone a Gesù? Andare in missione – spiega il papa nella sua omelia – non è fare proselitismo, è testimoniare. Noi non convertiamo nessuno, è Dio che tocca il cuore della gente. Chiediamo al Signore – è la preghiera conclusiva del Papa – la grazia di vivere il nostro lavoro con la testimonianza e con la preghiera perché Lui possa attirare la gente a Gesù”.
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