In Italia i casi di Covid-19 stanno aumentando a un ritmo sostenuto, con un incremento del 44% negli ultimi sette giorni. I nuovi positivi sono stati 21.309, quattro volte quelli registrati a luglio.

La buona notizia è che la situazione negli ospedali è sotto controllo, con 1.872 persone ricoverate per Covid (il 3% dei posti letto occupati in area medica) e 49 in terapia intensiva (lo 0,6%). Tuttavia, il numero di morti è in aumento, con 94 decessi settimanali (erano 65).

Un altro dato preoccupante è il tasso di reinfezioni, che è salito al 39%. Questo significa che chi ha già avuto il Covid non è più protetto dalle nuove varianti, come la Eris che è prevalente in Italia (41,9%).

In questo scenario, il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha dichiarato che la situazione “non desta allarme, ma richiede attenzione e misure di prudenza“. Tra queste misure, l’avvio della campagna vaccinale con le dosi del nuovo vaccino adattato alle nuove varianti, raccomandato a over 60 e fragili. La partenza è prevista tra fine ottobre e novembre, ma la Francia sta pensando di anticiparla.

Inoltre, la riapertura delle scuole e la ripresa del lavoro nelle città nei prossimi giorni potrebbe dare un’ulteriore spinta alla diffusione del virus.

Un altro fattore di preoccupazione è la possibile coincidenza della risalita dei contagi da Covid con l’inizio della stagione influenzale, che potrebbe mettere sotto pressione le strutture sanitarie e il mondo del lavoro.

Secondo gli esperti, è importante usare cautela nei confronti dei fragili, che devono vaccinarsi e che devono essere protetti indossando le mascherine. Inoltre, la campagna vaccinale è cruciale per limitare la diffusione del virus e i suoi effetti.

E, intanto, su X, il professor Bassetti sottolinea: “Chi ha interesse a continuare a parlare di varianti e dire che gli ospedali sono pieni di covid quando non è vero e le terapie intensive sono vuote? Sì, ci sono positivi al tampone covid a casa e in ospedale, ma quasi nessuno ha forme gravi e impegnative. Non vorrei che questa comunicazione da parte di alcuni media sia fatta perché non vanno bene alcune decisioni prese dall’attuale governo, come lo stop all’obbligo di isolamento. Mi spiace che ancora nel 2023 ci sia qualcuno che fa lotta politica sul Covid 19″. Bassetti torna sul tema, citando la nuova circolare ministeriale relativa ai tamponi: “l Ministero della Salute ha emanato le nuove indicazioni per l’esecuzione dei #tamponi COVID19 negli ospedali. La circolare è molto chiara: tamponi unicamente a chi ha sintomi e stop ai tamponi per chi entra al pronto soccorso asintomatico o per chi va in ospedale per fare esami diagnostici, interventi chirurgici o visite specialistiche. Il protocollo nazionale ricalca esattamente quello in uso in regione Liguria dall’aprile 2023. Stop quindi al “Tamponificio Italia” che ha di fatto messo in ginocchio l’organizzazione di molti ospedali“.

“Ora occorre che tutte le regioni e tutti gli ospedali, che continuano a sottoporre, senza ragione, i loro utenti a questa pratica vecchia e inutile, si adeguino rapidamente. Non sarà più accettabile che si chieda di eseguire il tampone, spesso a spese dei cittadini, per fare la colonscopia o la catarratta. Basta restrizioni, obblighi e complicazioni burocratiche. Il Covid è ormai un problema sanitario, come molti altri, che è stato depotenziato nella sua gravità dalle cure, dai vaccini e dalle conoscenze medico-scientifiche. Anche grazie a questa circolare si può e si deve imparare a convivere con il Covid“, conclude Bassetti.

Redazione

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