Venivano svolte varie attività sportive, tra cui naturalmente quella del calcio, e veniva offerta alle istituzioni, non solo pubbliche, una trasparenza della vita interna attraverso l’accesso di organizzazioni e organi di informazione. Una particolare attenzione era dedicata alle donne e alla complessità della loro sofferenza attraverso l’impegno di professionisti, mentre era a disposizione una struttura legale per chi ne avesse avuto bisogno.

Tutto questo non rappresentava una soluzione ad un problema doloroso, ma parte della necessità; in ogni caso era un contesto più umano e soprattutto più generoso verso coloro erano stati privati della libertà personale.

Ed è tutto questo che si è voluto eliminare con il taglio dei servizi previsto dal primo Decreto Sicurezza di cui non ci vergogneremo mai abbastanza.