E’ ricoverato in rianimazione l’agente penitenziario che si è lanciato dalla finestra del secondo piano dell’ospedale San Paolo di Milano nel tentativo di bloccare un detenuto che è evaso lanciandosi dalla stessa finestra. Il poliziotto ha 28 anni e si chiama Carmine De Rosa. Originario di Napoli, è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico di evacuazione di un ematoma cerebrale e di “decompressione cranica ed inserimento di un sistema di monitoraggio della pressione intracranica”, secondo quanto emerge dal bollettino medico. L’agente ha riportato un forte trauma cranico e lesioni alle vertebre cervicali.

Inizialmente dopo la caduta non sarebbero apparse serie le sue condizioni: è stato lo stesso 28enne a recarsi da solo al vicino pronto soccorso, poi con il passare delle ore c’è stato un grave peggioramento.  Il detenuto, secondo quanto emerso, era stato portato d’urgenza al pronto soccorso in un reparto ordinario, non quello destinato ai carcerati. Si tratta di un 38enne di origini palestinesi che stava scontando una condanna per rapina. Era arrivato nella serata di ieri in ospedale dopo essere stato ferito nel corso di una lite. Dopo gli accertamenti medici, l’evasione scattata all’alba di oggi.

Il segretario regionale Uspp, Gian Luigi Madonia, pur non cercando responsabilità nell’accaduto, sottolinea come il sindacato ha sempre mostrato “forti perplessità per la tenuta del sistema sanitario penitenziario”, chiedendo un rafforzamento all’interno degli istituti. “Esprimo piena vicinanza e solidarietà a Carmine, l’agente di Polizia Penitenziaria gravemente ferito nelle prime ore di oggi a Milano, mentre tentava di scongiurare un’evasione. Lo Stato non dimentichi chi mette a rischio la propria incolumità per la sicurezza di tutti. Confido che il soggetto evaso venga al più presto assicurato alla Giustizia e paghi per quello che ha fatto. L’attuale sistema della sanità penitenziaria va rivisto per assicurare a tutti le cure, limitando a casi eccezionali la movimentazione dei detenuti pericolosi in strutture esterne”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari.

 

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