Le associazioni hanno scritto a tutti i candidati sindaco ma nessuno ha risposto
Disastro nel mare di Napoli, basta un acquazzone e subito a galla assorbenti e spazzatura
Il mare continua a non bagnare Napoli. O meglio se lo bagna resta intoccabile, inguardabile e addirittura pericoloso per la salute. Una vera piaga per la città che nasce e cresce sul mare che però a volte non può nemmenoavvicinare. E quella piaga si allarga a dismisura soprattutto dopo gli acquazzoni. Ed è proprio quello che è successo venerdì 1 ottobre.
Giovedì per un’ora su Napoli si è abbattuto un violento temporale. Un evento atmosferico atteso da tempo: l’allerta meteo era stata annunciata diverse volte dalla Protezione civile ma poi il sole aveva sempre continuato a splendere, finchè poi tutto si è concentrato in un’ora. E l’epilogo è ormai conosciuto e si ripete sempre uguale: il giorno dopo il mare è una discarica a cielo aperto dove galleggiano rifiuti di ogni genere.
A lanciare l’allarme su Facebook è Csi Gaiola Onlus, Centro Studi Interdisciplinari che si occupa di Ricerca e Divulgazione scientifica per la tutela e valorizzazione dell’ambiente marino-costiero. “È questo il Mare che si merita Napoli?”, ha scritto su Facebook l’Onlus accanto a una foto di com’era il mare stamattina a Posillipo.
E spiega ancora una volta il motivo di questo dramma ambientale che si ripete di continuo: “Puntuale come un orologio, a seguito dell’acquazzone di ieri, c’è stato lo sfioro a mare dello scolmatoio di Bypass dell’impianto di trattamento reflui di Coroglio… e oggi questo è il risultato! Una spina nel fianco del mare di Napoli che ci portiamo dietro da tanti, troppi anni”, continua il post.
È questa una situazione che continua a non essere risolta. “La tanto attesa risoluzione del problema doveva venire dal Piano di Bonifica Ambientale e Rigenerazione Urbana di Bagnoli-Coroglio ed invece con sommo sgomento abbiamo scoperto che proprio il PRARU prevede l’apertura di un secondo scarico di Bypass, in aggiunta a quello già esistente, sulla spiaggia di Coroglio, tra Nisida e la Gaiola. Una beffa”.
“Il nuovo Sindaco di Napoli, chiunque esso sia sarà anche il nuovo Commissario di Governo per il Piano di Bonifica di Bagnoli e avrà realmente la possibilità di cambiare rotta…, speriamo abbia il coraggio di farlo”, continua ancora la Onlus. Circa un mese fa assieme alle 18 Associazioni del CTM – Coordinamento Tutela Mare Chi Tene o’Mare hanno chiesto ai candidati sindaci di prendere un impegno formale scritto per risolvere finalmente questo scempio. “Nessun candidato sindaco ad oggi ha risposto formalmente a quella lettera. Restiamo fiduciosi che la ragione trionfi, il Mare di Napoli ha già pagato abbastanza”.
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