Il caso
Don Merola: “Ambrogio Crespi esempio di lotta alla criminalità”
Don Luigi Merola, conosciuto per la sua battaglia contro la camorra, in un intervento sui social ha dichiarato: “Ho conosciuto Ambrogio Crespi quasi due anni fa quando è venuto a Napoli e ha voluto conoscere la nostra realtà e dare così voce alle nostre creature, sui fatti. Non ho dubbi sulla sua innocenza”.
Dopo ben 8 anni di attesa Ambrogio Crespi, saprà l’esito finale della sentenza di assoluzione. Il 9 marzo, infatti, la Suprema Corte di Cassazione si pronuncerà sul presunto coinvolgimento di Crespi con l’ndrangheta.
Merola ha lavorato con Crespi al progetto ‘Terra Mia’, film denuncia della criminalità ed alla canzone ‘Ora Basta’ creata per Noemi, la piccola di soli 4 anni colpita da una pallottola durante un agguato di camorra a piazza Nazionale a Napoli.
Nell’intervento su Facebook Don Merola ha raccontato i momenti passati con Crespi: “Dopo l’incontro iniziò un percorso. Ho voluto partecipare al docufilm ‘Terra Mia’, una denuncia della ndrangheta e lì ho apprezzato il suo coraggio nel diffondere il seme della legalità. Si combattano le mafie formando i bambini, questa sua frase è nello statuto della Fondazione ‘A voce de creature’ e nella pellicola ha trovato una sua dimensione. Con lo stesso spirito e pensando ai più piccoli immaginammo la canzone ‘Ora Basta’. In effetti, è sembrato che con Crespi ci conoscessimo da una vita. Come prete ho potuto costatare che mi ero imbattuto in un uomo vero e sincero, ha messo a disposizione la sua professionalità per far conoscere le mie creature”.
Don Luigi conclude: “Spero, in attesa della sentenza che la giustizia vera esista anche sulla terra e che a breve Ambrogio potrà avere ciò che merita. Le accuse assurde in questi anni sono state per lui la forza di gridare ancora una volta che la mafia è una montagna di merda”.
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