Le mamme, le mamme delle persone con disabilità hanno una marcia in più. Andrebbe previsto un premio alla carriera per tutte loro, per i sacrifici, per la dedizione, per l’amore infinito nei confronti dei loro figli. Se avessero dovuto scegliere, in poche avrebbero scelto un figlio con una disabilità, sarebbe ipocrita dire il contrario, ma se oggi doveste chiedere ad ognuna di loro, se scambierebbero loro figlio, con un altro «di sana e robusta costituzione», vi risponderebbero: non scambieremmo nostro figlio per nessun altro al mondo. Una di queste mamme è Monica, donna coraggio, forza e determinazione, che ha messo davanti a tutto Matteo, suo figlio.

Matteo è un ragazzo autistico, ma questo non gli ha impedito di lavorare per Dolce & Gabbana, nella loro fabbrica tessile di Rubano, in provincia di Padova. Matteo si è diplomato all’istituto d’arte di Siracusa, città in cui viveva ed è appassionato di moda.

A Siracusa qualche mese fa, grazie al sindaco, ha conosciuto i due stilisti che hanno subito mostrato grandissima sensibilità e ne hanno apprezzato le qualità. Hanno chiesto a Monica: «Sareste disponibili a venire a vivere in Veneto?» E la mamma, che per Matteo sarebbe disposta a tutto, ha risposto: «Anche domani». Ha lasciato casa, lavoro, amicizie, abitudini ed ha ricominciato tutto daccapo. Da un giorno all’altro.

Sono andati a trovarli a Rubano, Monica ha trovato un nuovo lavoro, ogni mattina lascia Matteo in fabbrica, lo va a prendere durante la pausa pranzo e torna a lavorare. Matteo ha imparato a prendere l’autobus per brevi tratti, a muoversi da solo anche a piedi, ha fatto nuove amicizie e al di là delle difficoltà, figlie di un cambiamento così radicale e così imprevisto, in Veneto stanno benissimo. Tantissima ammirazione per questa splendida coppia.