Si apre oggi a Roma la terza edizione degli Stati Generali della Natalità. L’appuntamento, organizzato come per le edizioni precedenti dal Forum delle Famiglie e Fondazione per la Natalità, L’evento riunirà migliaia di partecipanti presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma. La manifestazione sarà l’occasione per riflettere sulla criticità della denatalità e di confronto attraverso il dialogo tra rappresentanti delle Istituzioni, del mondo delle associazioni, della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e dello sport.

In apertura, oltre ai saluti istituzionali del Presidente della Regione, Francesco Rocca e a quelli del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è atteso un messaggio del Presidente della Repubblica. L’anno scorso arrivò anche quello di Papa Francesco. A coordinare i lavori, Gigi De Palo. E’ lui il giornalista e autore televisivo che da anni è motore delle iniziative sulla natalità, l’anima vera del risveglio delle coscienze: “Il tema è semplice: se non cambia qualcosa, crolla tutto. Non ci estingueremo, perché qualcuno al posto di chi abitava prima l’Italia arriverà sempre. Ma basta fare due conti economici per capire la gravità del problema. Crolla il sistema: quello pensionistico, il welfare, il sistema sanitario. Perché crescono gli anziani e diminuiscono i giovani, ovvero coloro che dovrebbero pagare le pensioni. Soprattutto, è un Paese che smette di sperare. Se non nascono più gli, game over”, dice al Riformista. I numeri della crisi parlano chiaro. Il sistema manca degli architravi necessari a sostenere una crescita demografica continua, con un welfare che scoraggia giovani coppie e donne under 30 a mettere al mondo un figlio.

E infatti, con una media di 1,25 gli per nucleo famigliare quella italiana è la percentuale di natalità più bassa d’Europa, insieme a Spagna e Grecia. E tra le più basse al mondo. “Mancano politiche famigliari e scali che ci sono, ad esempio, in Francia e Germania. Abbiamo avuto un importante riforma con il Family Act e con l’assegno unico lanciato dalla Minstra Bonetti”, prosegue De Palo. “Ma non basta. Non farà invertire la tendenza. Sono le fondamenta. Servono assegno unico, riforma scale che tenga conto dei carichi famigliari, conciliazione dei tempi famiglia-lavoro. Un cambio culturale complessivo”, conclude.

Elena Bonetti sarà sul palco dell’Auditorium per dare non solo la testimonianza dell’impegno messo nel Family Act, ma per rilanciare verso il futuro. “Oggi il mondo dell’educazione, delle istituzioni, della politica si riunisce con uno sguardo a tutto tondo e con l’ottica di costruire un’alleanza per rispondere alla sfida del ritorno alla natalità. La scommessa sulla natalità è il tema sul quale mettiamo in gioco il futuro del Paese e di noi tutti”. Le due edizioni precedenti hanno accompagnato momenti importanti: “C’è un impegno trasversale per portare a sistema una serie di misure attraverso un confronto tra competenze e sensibilità diverse ma convergenti”.

Pierluigi Sassi sarà presente in rappresentanza dell’Earth Day: il futuro sostenibile “Come ha detto Papa Francesco già nel 2015 quella che stiamo non è un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento d’epoca nella quale siamo chiamati a ripensare completamente i nostri modelli economici, sociali e di sviluppo se vogliamo costruire un futuro di speranza. Attenzione però alle interpretazioni che distorcono la realtà. Si è fatta largo negli anni la convinzione che fare gli significhi inquinare di più, o sfruttare troppo il Pianeta.

Niente di più sbagliato. I giovani sono la nostra migliore via d’uscita dalla grave crisi climatica. Chi potrà cambiare gli attuali modelli predatori della finanza e dell’economia se non dei nativi ecologici? I giovani rappresentano l’energia pulita della sempre più urgente conversione ecologica alla quale il Papa ci richiama con forza”. Se i lavori saranno aperti da Adriano Bordignon, Presidente Nazionale Forum delle Famiglie, a dare i numeri – letteralmente – è per Istat, Gian Carlo Blangiardo. L’analisi delle tendenze segna tassi negativi, al 2070 l’Italia arriva desertificata. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti si collegherà dal Giappone.

E poi, sul palco, saliranno i rappresentanti della politica. E’ a loro che spetta la messa a terra di tanti buoni propositi. Elena Bonetti, di Italia Viva. Giuseppe Conte, M5S. Mara Carfagna di Azione. Francesco Lollobrigida di FdI, Matteo Salvini per la Lega, Elly Schlein per il Pd e Antonio Tajani per Forza Italia.

L’anno scorso era stato questo il contesto dal quale Giorgia Meloni aveva lanciato la sua corsa elettorale: ora, da Palazzo Chigi, promette di dare seguito alle idee di cui si era fatta portavoce. In coincidenza con gli Stati Generali, anche Save The Children ha presentato un suo rapporto, dal titolo: ‘’Le Equilibriste – La maternità in Italia 2023’’, dal quale emerge il quadro di una “Italia a rischio futuro”. ‘’Sappiamo che dove le donne lavorano di più nascono anche più bambini, con un legame tra maggiore fecondità e posizione lavorativa stabile di entrambi i partner. Tuttavia, la condizione lavorativa delle donne, e in particolare delle madri, nel nostro Paese è ancora ampiamente caratterizzata da instabilità e precarietà”, dichiara Antonella Inverno, responsabile Politiche Infanzia e Adolescenza dell’organizzazione.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.