Cronaca
Figuraccia di Anm, e la rete insorge: “Non avete mai preso un bus in vita vostra”
La situazione trasporti a Napoli è proverbialmente disastrosa. L’emergenza Coronavirus, con le relative limitazioni anti-contagio e le regole sul distanziamento sociale, ha aggiunto al danno tipico della routine di migliaia di passeggeri, la beffa di nuove rigide norme di prevenzione che L’Azienda Napoletana Mobilità ha diffuso sui suoi canali social, scatenando le proteste e le facili ironie del web. “A bordo e alle fermate, bisogna sempre disporsi in fila, orientati verso un’unica direzione oppure dandosi le spalle.Evita di stare faccia a faccia!”. Comincia così, il comunicato diffuso via Social.
Tra le varie misure di prevenzione, è inoltre prevista una capienza massima ridotta al 60%, l’allineamento verticale dei passeggeri, lo scaglionamento agli ingressi, oltre ovviamente all’obbligo di indossare la mascherina e di seguire la segnaletica, potenziata nelle stazioni di bus e metro. “Mascherine, distanziamento, igiene. Solo all’inizio della pandemia e poi? Ognuno fa come gli pare”, ricorda un utente su Facebook: “Autobus affollati con autisti che fermano ad ogni fermata ne passa uno ogni cent’anni (orario feriale) o semivuoti con la scritta Bus completo. Per non parlare di come sono ridotti sporchi e maleodoranti”.
Sono davvero tanti i commenti del genere, da parte di numerosi passeggeri ben consapevoli delle problematiche che ben prima del Covid rendevano il semplice gesto di prendere un autobus per recarsi al lavoro un’Odissea, se non un incubo. Lo scetticismo degli utenti considera queste nuove norme una pura operazione “di facciata”, con cui si tenta di nascondere dietro un dito una situazione trasporti che ha visto già un netto taglio delle linee e delle corse (Dove sono finiti gli autobus che percorrevano la tangenziale collegando luoghi strategici della città come il Tribunale o la Stazione?) e che non gode di buona fama nemmeno per quanto riguarda i controlli e l’igiene: “Ma un giro nei vagoni quando ve lo fate ? Che ancora sale gente senza mascherina! L’altra sera alla stazione municipio in attesa della metro un signore si stava fumando la sigaretta … che bella città!”.
Qualcuno fa notare che il miglior modo per evitare assembramenti e sovraffollamenti sarebbe proprio un aumento del numero delle linee e della frequenza delle corse, mentre le scene cui stiamo quotidianamente assistendo rasentano il paradosso, se non il ridicolo: lunghissime code ai tornelli d’ingresso, con gran parte dei varchi chiusi, e poi inevitabili assembramenti sulle banchine, e a seguire nei vagoni, soprattutto a prima mattina e nelle ore di punta, quando il trasporto pubblico napoletano dà il peggio di sé, coprendo di ridicola insensatezza ogni inasprimento delle regole di distanziamento e di permanenza a bordo delle vetture.
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