Dalle 22 alle 6 dei giorni martedì 14 e giovedì 16 luglio, la Tangenziale di Napoli chiuderà al transito il tratto Fuorigrotta-Vomero in direzione Capodichino e il collegamento Agnano Astroni/Tangenziale (meglio conosciuto come “Viadotto Italia ’90”). La chiusura notturna consentirà di eseguire alcune prove di carico, tra le altre sul viadotto “Cassiodoro”, in un orario che promette di scongiurare particolari disagi agli autoveicoli e di evitare ingorghi di traffico. Circola intanto sul web la notizia che ben sei diverse procure, nell’ambito dell’Inchiesta Autostrade, starebbero indagando sui piani di manutenzione delle società concessionarie di Autostrade per L’Italia, Strada dei Parchi e, per l’appunto, Tangenziale di Napoli. Per quanto riguarda la tangenziale, la Polizia Stradale avrebbe sequestrato, per conto della procura, documenti relativi agli interventi sui viadotti “Capodichino” e “Arena Sant’Antonio”, interessati da lavori di messa in sicurezza nell’autunno del 2019.

Per via del calderone mediatico che sta investendo le società concessionarie delle autostrade in tutta Italia, si rischia tuttavia di fare confusione. A seguito di interventi manutentivi e di numerose prove di carico, concluse con esito positivo nello scorso mese di febbraio – fa sapere l’Ufficio Stampa della Tangenziale – i suddetti viadotti hanno infatti superato il collaudo e ottenuto i relativi certificati, contrariamente a quanto si evince da alcune informazioni diffuse sul web, che rischiano solo di alimentare il senso di insicurezza degli automobilisti, alludendo a problemi di stabilità relativi ad alcuni viadotti, in vero messi in sicurezza e attualmente privi di qualsiasi limitazione di traffico. A seguito delle verifiche dello corso autunno, infatti, ci fu una chiusura del tratto di Capodichino, che portò a numerosi disagi e alla sospensione di numerose linee di Autobus che collegavano vari quartieri della città a zone strategiche quali la Stazione, il Centro Direzionale e il Tribunale. Parliamo di alcune linee di autobus molto frequentate: 130, 150, 180, 190, 580 e 650.

La sospensione delle linee è proseguita anche durante l’emergenza Covid e ad oggi nessuna di queste è stata ripristinata (alcune, va detto, sono state rimpiazzate da linee sostitutive). Tuttavia, essendo stato rimosso ogni divieto di transito, eccezion fatta per un piccolo tratto tra l’uscita Vomero e l’uscita Camaldoli, dove il transito è tuttora vietato ai veicoli di massa a pieno carico superiore alle 26 tonnellate, resta da capire perché ANM abbia deciso di non ripristinare le linee soppresse, causando disagi e ritardi ai numerosissimi cittadini che utilizzavano questi autobus veloci che univano strategicamente punti caldi della città, e che avrebbero favorito, in una fase così delicata di post-emergenza, il decongestionamento della metropolitana.