Il ‘corridoio’ creato ad hoc per i filobus è concluso ma non è conveniente (economicamente s’intende) aprire la tratta Laurentina – Tor Pagnotta ai 45 filobus, momentaneamente fermi in deposito. Troppo breve il percorso che ne rende quindi l’utilizzo anti economico, così i mezzi rimangono chiusi a Tor Pagnotta, tra topi e ragnatele, nell’attesa che Atac aggiudichi la gara per la loro manutenzione.

Ma anche se la gara andasse a buon fine e i filobus riparati tornassero in strada, per compensare costi e benefici, come si legge nell’avviso, dovrebbero essere impiegati su altri corridoi, come per le linee 60 e 90 sulla Nomentana e con le altre che dovranno vedere la luce, mentre il corridoio della mobilità progettato da anni resterà monco.

Il corridoio Eur – Tor de’ Cenci, gemello di quello Laurentina – Tor Pagnotta, è già al capolinea. “Il progetto definitivo della variante di tracciato è stato approvato in conferenza di servizi nel 2017 ed è stato aggiornato e integrato a seguito del completamento delle indagini geognostiche e ambientali, tuttavia le attività tecnico – amministrative propedeutiche ai lavori non si sono concluse perché a dicembre 2019 è intervenuto il provvedimento negativo di valutazione d’impatto ambientale, spiega Roma Metropolitane.

Il corridoio non s’ha da fare. Un danno anche economico, per Atac, in termini di costi – benefici, visto che si tratterebbe di mezzi sottoutilizzati rispetto alle previsioni iniziali. Il rischio è che rimetterli in strada non si riveli, alla fine, cosi tanto conveniente. Come infrastruttura aggiuntiva resta, al momento, solo il prolungamento del corridoio Laurentina-Tor Pagnotta fino a Trigoria, che servirebbe il Campus biomedico. Costo stimato 32 milioni, ma si è ancora alla fase iniziale.

“Sono stati completati gli studi progettuali preliminari e il progetto di fattibilità tecnico economica”, spiega Roma Metropolitane. Perciò per realizzare questa tratta serviranno anni, sempre che il progetto non venga abbandonato nel tempo, anche se i tecnici assicurano che per far arrivare i filobus a Trigoria sarà sufficiente, in una prima fase, sistemare le fermate. Almeno, in questo modo, i mezzi potrebbero tornare a macinare chilometri, diventando quindi anche una risorsa e non più solo un costo.

Redazione

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