Nell’Isola d’Ischia è il giorno del dolore per l’ultimo saluto a Eleonora Sirabella e Salvatore Impagliazzo, due delle 12 vittime della frana di Casamicciola dello scorso 26 novembre. I due erano fidanzati e vivevano in una casa in via Celario, la strada maggiormente colpita dalla frana che si è staccata dal Monte Epomeo. Le famiglie hanno voluto celebrare i funerali della coppia di fidanzati insieme in forma strettamente privata, lontano da riflettori e passerelle politiche. La cerimonia si è svolta in un silenzio surreale nella piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie, sul corso principale di Lacco Ameno, il comune di nascita di Eleonora.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, le due bare sono state sistemate davanti all’altare una accanto all’altra e sopra decine di fiori bianchi. Presenti per l’ultimo saluto tanti amici e parenti che si sono stretti nel dolore alle due famiglie. In chiesa è arrivato a portare il suo saluto Giovanni Legnini, il commissario straordinario all’emergenza frana; presenti anche i sindaci dei comuni di Ischia, Forio, Barano, Serrara Fontana e Lacco Ameno che hanno proclamato il lutto cittadino per oggi e per i prossimi giorni in cui si terranno i funerali delle altre vittime. Eleonora era commessa in un negozio di Ischia ed era particolarmente apprezzata per la sua professionalità e gentilezza. Il suo corpo è stato il primo ad essere trovato dai soccorritori nel pomeriggio in cui avvenne la frana.

“Non ci sono parole per esprimere questo tragico e triste dolore – ha scritto su Facebook un’amica di Eleonora – Nessuna parola oggi potrà essere di conforto, ma una cosa è certa che le persone che abbiamo amato e voluto bene non muoiono mai se le hai nel cuore perchè ognuno di loro lascia sempre un segno, puoi perdere la loro presenza, la loro voce…. ma ciò che hai imparato da loro, ciò che ti hanno lasciato, questo non lo perderai mai! Oggi un tragico e crudele destino non vi ha lasciato scelta e vi ha voluto per sempre insieme anche in paradiso, resterete per sempre nel cuore di ogni persona che ha avuto il piacere di conoscere due persone meravigliose come voi. Con lo sguardo verso l’alto con il cuore pieno di tenerezza e con tanta tristezza oggi vi rivolgo l’ultimo saluto accompagnandovi nelle braccia del Signore dove accoglierà due angeli meravigliosi come voi. Oggi come ieri sul nostro volto c’è una lacrima in più che ci sforzeremo a trasformare in un sorriso dove ogni singolo momento trascorso insieme rimarrà per sempre un dolce ricordo”.

Tutte le famiglie delle vittime hanno rifiutato i funerali di Stato, preferendo le celebrazioni in forma strettamente privata. Anche i giornalisti sono stati tenuti lontano. “Era verosimile immaginare i funerali di Stato per tutte le vittime, anche considerato che ieri è stato trovato l’ultimo corpo. Però le famiglie hanno fatto questa scelta che al di là della condivisione va rispettata. Si sono sentiti massacrati nei giorni di dolore”, ha detto all’Adnkronos Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno. Secondo Pascale si tratta di una decisione che “va rispettata” e aggiunge: “Si sono sentiti massacrati nei giorni di dolore, quando sembrava che tutta l’attenzione dei media, invece di partecipare al dolore e informare di quanto succedeva, fosse concentrata sull’aspetto dell’edilizia, degli abusi o delle responsabilità. Questo accadeva mentre loro cercavano i corpi sotto le macerie o avevano i morti in casa. Questa è una reazione sicuramente da rispettare. L’unico che hanno sentito più vicino è l’onorevole Legnini, che è stato visto come l’unica persona in grado di dare una mano, vicino alla gente. Poi il commissario Legnini, al di là della competenza, ha anche un approccio e un modo di fare molto empatico e umano, è entrato già nel cuore della comunità”.

Ragionando sul racconto di Ischia che è stato fatto dai media nazionali immediatamente dopo la frana, che ha causato la morte di 12 persone e innumerevoli danni al territorio di Casamicciola, Pascale spiega: “Ischia non è stata trattata bene. Noi dei media abbiamo bisogno, perché non vorremmo passare dalla fase emergenziale a quella ordinaria e finire nel dimenticatoio, come purtroppo è già successo nel 2017 dopo il terremoto. Però una cosa è informare, un’altra è la disinformazione, addirittura sollevando una questione politica tra partiti sul condono con dichiarazioni inappropriate mentre stavamo ancora cercando i nostri giovani morti sotto il fango. L’entità di questa frana non ha nulla a che vedere con l’abusivismo, non si poteva prevedere o scongiurare, è venuta giù una parte del Monte Epomeo a una velocità pazzesca e con un fronte frana così ampio che ha travolto tutto“.

“Eleonora era lacchese – sottolinea il sindaco – con la famiglia siamo molto legati. E’ tutto così straziante, è così innaturale che un genitore pianga il proprio figlio”. Pascale ha chiesto alla stampa di evitare foto e video all’interno della chiesa, in segno di rispetto “di quanti hanno rifiutato i funerali di Stato per stringersi in forma più ristretta”. Il sindaco spiega di essersi fatto “portavoce di un’esigenza della famiglia, che voleva un funerale privato. Insieme al vicequestore Ciro Re abbiamo organizzato un’area delimitata all’esterno della chiesa dove poter accogliere la stampa. E’ un desiderio delle famiglie che chiediamo sia rispettato”, conclude.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.