Nel Sì & No del giorno spazio al dibattito sulla proposta di Salvini sul mini condono edilizio. Le ragioni del sì vengono evidenziate da Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia, che sottolinea come sanare queste piccole difformità porterebbe ad una maggiore speditezza nei trasferimenti immobiliari e qualche denaro in più nelle casse pubbliche. Contrario Augusto Curti, deputato PD, che ripercorrendo la storia dei condoni della destra, punta i riflettori sul triste record frutto della politica di basso cabotaggio.

Di seguito il commento di Giorgio Spaziani Testa

“Ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei Comuni di mezza Italia? Sì. Non sarebbe più saggio, per quelle di piccola entità, andare a sanare tutto quanto, lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene?”. Sono queste le esatte frasi pronunciate sabato scorso da Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in chiusura del suo intervento alla sezione politica del 33° convegno del Coordinamento legali della Confedilizia (dopo aver – sia detto per inciso – letteralmente demolito la bozza di provvedimento in materia di affitti brevi proposto dal Ministro del turismo).

Il giorno successivo, parlando in tv (Rete 4), il Ministro Salvini è tornato sull’argomento precisando: “Non c’è nessun condono di ville, villette, zone sismiche” e “se ti sei fatto la casa sulla spiaggia, ti mando la ruspa e te la abbatto”. Ma per “difformità non essenziali”, ad esempio “se c’è un contenzioso col Comune per il tinello, il box, la cantina, e ci sono milioni di italiani in questa situazione che non possono rogitare, vendere casa, affittarla, non è più intelligente per lo Stato e i Comuni sanare queste piccole difformità?”. Questo è ciò di cui si parla, nulla di più e nulla di meno. Si tratta di uno scandalo? Non crediamo. Chiunque conosca un po’ la realtà – e Matteo Salvini, evidentemente, quale sia la realtà lo ha appreso in ragione delle competenze del suo Ministero – sa che in Italia è diffusamente avvertita l’esigenza di risolvere il problema dei trasferimenti (tramite compravendita, ma non solo) di immobili caratterizzati da irregolarità che, in verità, tali non sono ai sensi della legislazione vigente. Si tratta di situazioni molto diffuse, come confermato dagli interventi che – a livello di legislazione di alcune Regioni o di normative locali – provano a porvi rimedio. Problemi che, però, richiederebbero una “copertura” da parte della legislazione statale per assicurarne una omogenea soluzione su tutto il territorio nazionale e anche al fine di scongiurare rischi di illegittimità.

Una chiave di lettura su ciò che potrebbe essere allo studio del Ministero è fornita da una proposta di legge presentata alla Camera da alcuni deputati proprio della Lega, il partito del Ministro delle infrastrutture. Riguarda, per l’appunto, il problema della cosiddetta “doppia conformità”. Si legge nella relazione di accompagnamento: “Si propone l’eliminazione dell’obbligo della doppia conformità edilizia, sia al momento di realizzazione di un intervento edilizio in assenza o in difformità di un titolo abilitativo, sia al momento della presentazione di una istanza di accertamento di conformità, per tutti gli interventi realizzati in passato prima di una data certa; lo scopo è quello di garantire la certezza del diritto e facilitare la dimostrazione degli atti sia per l’amministrazione pubblica che per i privati cittadini. Resterebbe fermo solo l’obbligo di conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della presentazione dell’istanza per l’accertamento della conformità”.

Insomma, se la sanatoria sarà effettivamente limitata alle piccole irregolarità – come, in sintonia col Ministro Salvini, ha suggerito l’altro Vicepresidente del Consiglio, il Ministro Antonio Tajani – il risultato che potrebbe essere raggiunto è quello di una maggiore speditezza nei trasferimenti immobiliari e di qualche denaro in più nelle casse pubbliche, comunali o statali che siano. Molto meglio dell’attuale situazione.

Giorgio Spaziani Testa

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Presidente Confedilizia