IL CASO STILARO – Un’eccezione? Direi la normalità, almeno in Calabria. Qualche tempo prima di “Marine” sulla Locride s’era scatenata l’operazione Stilaro. Anche in questo caso ci furono titoli di prima pagina sui giornali nazionali: arrestati i sindaci di Camini e Monasterace e con loro il più importante floricoltore calabrese, l’olandese Von Zanten, e poco meno di cento persone assicurate alla patrie galere.

Anche in questo caso ci furono le dichiarazioni ufficiali del dottor Gratteri ma le sentenze ebbero l’efffetto di demolire quasi per intero l’impianto accusatorio.  I sindaci coinvolti non arrivarono a processo perchè la loro posizione fu stralciata e archiviata già nella fase delle indagini preliminari. Il sindaco di Camini, un vecchio maestro elementare, restò profondamente segnato dalla vicenda sino alla morte.

L’arresto dell’imprenditore olandese Von Zanten, poi prosciolto, ebbe come logica conseguenza la crisi delle sue aziende, allora all’avanguardia. E assolti furono la stra- grande maggioranza degli imputati.

GLI ALTRI ‘PRECEDENTI’ – Tra un’inchiesta e l’altra non c’è il vuoto ma “Circolo Formato”; “Jonica Agrumi”; “Asl Siderno” e poi una infinità di operazioni con le reti a strascico destinate a restare quasi sempre vuote. C’è stata la richiesta di mandare a processo 500 (ripeto cinquecento) tra amministratori e funzionari dei Comuni della Locride tutti regolarmente respinti dal Gup.

GRATTERI “IL NUOVO FALCONE” – L’ultima impresa in ordine di tempo è “Stige”, che all’alba del 9 gennaio 2018 ha visto mille carabinieri sguinzagliati nella provincia di Crotone per mettere le manette ai polsi di 169 persone. Il dottor Gratteri la definì “La più grande operazione degli ultimi 23 anni”, così come quella di oggi è stata definita “la più grande operazione dopo quella che ha portato al maxi processo di Palermo”. Tradotto: Gratteri è il nuovo Falcone. Parola di Gratteri.

A parte “Palermo”, c’è da prendere atto che il numero di assoluzioni, in abbreviato, degli imputati arrestati nell’operazione Stige si aggira sul 40%, non possiamo che augurarci che in quella odierna gli innocenti coinvolti siano di meno.

L’ULTIMA RETATA – Infine, nell’operazione della notte scorsa sono stati coinvolti anche alcuni “politici” ma sarebbe giusto ricordare che il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, è stato quattro mesi in esilio tra le montagne di San Giovanni in Fiore per un provvedimento adottato dalla procura di Catanzaro e che la Corte di Cassazione ha giudicato illegittimo perché viziato da “pregiudizio “.

LA CALABRIA COME UNA GRANDE CASERMA – Quella a cui abbiamo appena accennato è una lunga storia su cui riflettere, ma una cosa è certa: le grandi operazioni di cui abbiamo parlato non hanno sconfitto la ‘ndrangheta anzi le hanno consentito di crescere sino a diventare la setta criminale più ricca e agguerrita di Europa. Nello stesso tempo ha trasformato la Calabria in una grande caserma in cui non sembra esserci grande rispetto per lo Stato di diritto e per la libertà delle persone.