Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano Kirby ha definito “fallita” l’avanzata russa nel Donbass, stimando poi in centomila i soldati russi uccisi. Per gli Usa più di 20.000 soldati russi sono morti e altri 80.000 sono stati feriti in cinque mesi di combattimenti nell’Ucraina orientale, in particolare a Bakhmut. E questi sarebbero caduti invano secondo Kirby: “La Russia non è riuscita a conquistare alcun territorio strategicamente significativo”. Intanto sull’Ucraina continuano a cadere le bombe. Due persone sono morte e altre 40 sono rimaste ferite nell’attacco missilistico lanciato dalle forze russe nella notte del primo maggio contro la città Pavlograd, nella regione orientale ucraina di Dnipropetrovsk: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riportano i media del Paese. Una fonte vicina a Zelensky nega alla Cnn di essere a conoscenza di una mediazione vaticana.

Il portavoce, citando informazioni di intelligence statunitensi recentemente declassificate, ha affermato che circa la metà delle persone uccise erano soldat è‘ stata quella per Bakhmut, dove le truppe ucraine sono state cacciate da tutte le zone della città, tranne una piccola parte – rappresenta le perdite dall’inizio di dicembre, secondo i dati statunitensi. “Questo tentativo, in particolare a Bakhmut, ha avuto un costo terribilmente alto. La Russia ha esaurito le sue scorte militari e le sue forze armate“, ha detto Kirby. Il portavoce ha detto che non ha fornito stime sulle vittime ucraine perchè “sono loro le vittime qui. La Russia è l’aggressore”. La Casa Bianca non renderà “di dominio pubblico informazioni che rendano le cose più difficili” per lo stretto alleato occidentale, il cui esercito è armato e addestrato da una coalizione di Paesi guidata dagli Stati Uniti.

“Pavlograd, regione di Dnepropetrovsk. Missili terroristici hanno causato la morte di due persone, ragazzi molto giovani”, ha precisato Zelensky. Ieri il ministero della Difesa russo ha confermato l’attacco affermando che sono state colpite le strutture del complesso militare-industriale ucraino della città: “il funzionamento delle imprese che producono munizioni, armi ed equipaggiamento militare” per le forze armate ucraine è stato interrotto, ha aggiunto.

L’Ucraina non è al corrente di alcuna mediazione del Vaticano per una soluzione del conflitto con la Russia, mediazione cui ha accennato ieri il Papa sul volo lo riportava a Roma dopo il viaggio in Ungheria. Lo ha detto alla Cnn una fonte vicina alla presidenza ucraina, secondo cui “il presidente Zelensky non ha dato alcun consenso ad una discussione di questo tipo per conto dell’Ucraina: se colloqui sono in corso, stanno avvenendo senza che noi ne siamo a conoscenza e senza la nostra benedizione”.

Ma anche da Mosca arrivano smentite. Il portavoce russo Dmitri Peskov ha sottolineato che il Cremlino non è a conoscenza della missione del Vaticano che Papa Francesco ha annunciato ai giornalisti. “No. Non si sa nulla”, ha detto rispondendo ad una domanda specifica dei giornalisti, come riportato dall’agenzia di stampa Tass.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.