Bombardate Kiev, Dnipro, Uman e altre città in Ucraina. Ancora parziali e in costante aggiornamento il bilancio delle vittime, almeno una decina tra cui anche una donna e un bambino di tre anni nell’affondo della Russia che oltre un anno fa ormai, nel febbraio 2022, ha lanciato la sua operazione militare speciale. Gli attacchi verso il centro e il sud dell’Ucraina sono partiti poco dopo la mezzanotte. La guerra è al 429esimo giorno, nelle ultime settimane si stava concentrando soprattutto su Bakhmut, città nella regione occupata di Donetsk dai filorussi mentre il governo ucraino ha annunciato un’imminente offensiva nelle aree occupate.

Quello su Kiev è il primo attacco missilistico russo da oltre cinquanta giorni. Al momento non sono state segnalate vittime. Il sindaco di Dnipro ha scritto sul suo canale Telegram che sono morti una donna e un bambino di tre anni. Almeno altre dodici persone sono morte a Uman, città nel centro dell’Ucraina, mentre otto sono rimaste ferite nei bombardamenti su alcuni edifici residenziali. Esplosioni anche a Kremenchuk, Poltava e Mykolaiv. La sindaca di Uman Iryna Pletnyova ha annunciato tre giorni di lutto.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è tornato a sollecitare l’invio di F-16: “Gli attacchi missilistici che uccidono ucraini innocenti nel sonno, compreso un bambino di 2 anni, sono la risposta della Russia a tutte le iniziative di pace”. I militari ucraini hanno dichiarato di aver abbattuto ventuno missili e due droni russi. secondo il portavoce del Comando dell’aeronautica militare ucraina Yuriy Ignat l’esercito russo ha colpito Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, con missili da crociera Iskander-K, “difficili da rilevare”, non balistici, che volano molto bassi.

“L’Occidente ha dimostrato la sua preparazione anticipata per un confronto con la Federazione Russa”, ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una riunione dei capi dei dipartimenti della Difesa dei Paesi partecipanti all’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai a Nuova Delhi. “Sono state imposte immediatamente sanzioni su larga scala contro la Russia, sono state fornite armi e intelligence all’Ucraina, sono stati inviati consiglieri militari e mercenari nella zona di guerra. In questo modo sono stati utilizzati il potenziale e le capacità militari di praticamente tutti i Paesi della Nato”. La scorsa notte carri armati, blindati e missili hanno sfilato nella Piazza Rossa di Mosca in preparazione della grande parata annuale del 9 maggio, il giorno della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale.

Kiev annuncia da giorni un’imminente offensiva nelle aree occupate dai russi sulla quale però ancora non ci sono molte informazioni. Dovrebbe scattare in primavera, non sono chiari obiettivi e tempi. Alcuni osservatori hanno parlato della riconquista di Melitopol e di altri territori delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di Difesa ucraino, ha dichiarato che solo cinque funzionari dell’esercito ucraino conoscono i dettagli dell’imminente offensiva. Le incognite riguardano sia le attività di addestramento che le condizioni meteorologiche. L’impressione al momento è che sia le forze russe che quelle ucraine si siano impantanate in un conflitto lunghissimo. Allo stallo i colloquio per arrivare alla pace o a un cessate il fuoco.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.