Per Guido Crosetto “né Silvio Berlusconi né Giorgia Meloni pensano davvero di interrompere il loro lavoro per il bene del Paese per questioni di carattere personale. L’Italia viene prima anche delle legittime irritazioni di Giorgia”. A poche ore dall’incontro che dovrebbe mettere a posto il caos esploso nel centrodestra dopo le elezioni alle Presidenze delle aule del Parlamento, gli appunti del Cavaliere sulla leader di Fratelli d’Italia, la replica: “Non sono ricattabile” di Meloni, il fondatore di Fdi Crosetto ha rilasciato un ‘intervista a Il Corriere della Sera.

“Meloni ha un’occasione straordinaria sì, ma nel momento peggiore dal punto di vista economico e sociale forse dell’intero Dopoguerra. E deve pretendere di avere una squadra fatta dei profili migliori possibili, che le permettano di impostare e attuare il programma e affrontare le emergenze”, commenta Crosetto. Perciò “un premier ha diritto di scegliere chi ritiene più adatto per ogni ruolo. A lei serve una squadra inattaccabile sotto ogni profilo: si è visto come già sulle presidenze delle Camere l’opposizione abbia colto la palla al balzo per alzare il tono della polemica facendola diventare diffamazione internazionale che indebolisce il Paese”.

A Berlusconi invece un compito preciso: “Lui più di altri ha la sensibilità di capire le esigenze delle imprese italiane, lui conosce come nessuno i bisogni e i problemi del mondo produttivo, deve essere portatore della visione di questa parte della società italiana. C’è bisogno della sua visione e della sua esperienza. E non solo”. Ovvero: “Se Berlusconi portasse persone della qualità di quelle che ha portato nelle sue aziende, saremmo a posto. Ci dia un Confalonieri, un Doris, una Marina Berlusconi, un Gianni Letta… Ci tiri fuori i talenti, i Gullit, i van Basten, i Baresi! Si aspetta il suo apporto anche su questo”.

Escluso inoltre ogni allargamento della maggioranza ad altre forze politiche, compreso il Terzo Polo, con Meloni Presidente del Consiglio. “Con lei, questo governo nasce come governo di centrodestra, composto dalle forze che hanno vinto le elezioni. Ma non vedo alternative a un governo di centrodestra. Non c’è spazio, e non ce ne sarà alcun bisogno”. E sul suo probabile ruolo nel prossimo esecutivo: “Non ho mai parlato della mia posizione e mai ho chiesto di far parte del governo. Sono felice di fare quello che faccio. Se verrò chiamato perché si pensa che possa essere in qualche modo utile, servendo l’Italia in qualche ruolo, a quel punto mi porrò il problema”.

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