E la maggioranza di Manfredi inizia a sbandare
I giocatori con il cartello ‘vendesi’ e le offese della famiglia Filmauro: i tifosi sognano l’addio di De Laurentiis…
Dopo aver spedito in B il Genoa, nel giorno dell’addio di Lorenzo Insigne, il Napoli chiuderà la sua stagione contro lo Spezia, in un lunch match bollente solo per le temperature previste in Liguria. L’ultima apparizione del capitano al Maradona è stata l’occasione di un abbraccio liberatore tra pubblico e giocatore, che ha messo fine agli alti e bassi del passato e alle polemiche che hanno accompagnato la sua carriera in azzurro. Il pubblico si è sciolto in applausi e striscioni per un calciatore entrato nella storia del club, e Insigne l’ha ripagato con le lacrime e un gol su rigore.
Unica nota stonata i fischi e i cori polemici nei confronti di Aurelio De Laurentiis, sempre più in rotta con la maggioranza dei tifosi. Al Patròn non sono state perdonate le ultime surreali dichiarazioni su tifosi “vessati e ingolositi”, sull’inutilità di giocare per vincere, sul piazzamento in Champions “come unica cosa che conta”. Buona parte della città assiste con sgomento alle crescenti intemperanze verbali della famiglia Filmauro, sperando che le trattative per la cessione, di cui si sussurra apertamente da più parti, si concludano proiettando i De Laurentiis a Bari e il Napoli nel mondo dei fondi di investimento che stanno acquistando i principali club europei. Due dimensioni diverse e probabilmente più confacenti per entrambi. Intanto è già Dimaro-mercato e i giocatori sembrano avere un cartello con la scritta “Vendesi” attaccato al collo. Il Presidente parla di un nuovo Napoli “cazzuto” e competitivo, ma Luciano Spalletti sembra preoccupato per la piega che hanno preso le cose.
L’allenatore azzurro vorrebbe sapere chi salirà con lui sul suo camper partenopeo, ma le voci insistenti su Ospina, Koulibaly, Mertens e Fabian Ruiz lo atterriscono. Già sarà difficile sostituire Insigne con il giovane georgiano di belle speranze e dal nome impronunciabile, ma cambiare tutta l’ossatura della squadra titolare per ridurre il monte ingaggi e abbassare l’età media è un rischio sportivo che Spalletti non è disposto ad accettare senza che sia chiaro a tutti che si parte ridimensionando gli obiettivi.
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è alle prese con il ridimensionamento delle aspettative che la sua elezione aveva suscitato.
Smuovere la macchina comunale sembra una fatica di Sisifo per la sua giunta, che non dà segni di svolta nella gestione quotidiana e che, sul versante più ambizioso della programmazione, deve incassare la rinuncia ai fondi Pnrr da parte di ABC, per presunte oscurità del bando denunciate dalla società dell’acqua pubblica, che perde 50 milioni. Anche sull’aeroporto, Manfredi non sembra in grado di guidare la sua maggioranza, che contesta l’inquinamento acustico e l’eccessiva vicinanza. Dura la replica di Gesac e inevitabile una riflessione: l’aeroporto è l’unico sevizio di trasporto che funziona in modo degno in città, possibile che si debba discutere di questo?
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