Dopo il successo della presentazione di mercoledì scorso alla Camera dei Deputati, arriva anche a Napoli “Il Passaporto blu del Pescato Sostenibile cilentano (Flag)”. Uno strumento pensato per salvaguardare l’identità del pescato locale, a partire dal valore artigianale e quindi dall’uomo. Lo scopo è quello d’identificare, documentare, classificare i saperi e le conoscenze del patrimonio culturale della filiera ittica di “matrice mediterranea cilentana”.

Il Flag, che comprende la pesca nel tratto di costa dell’Alto Cilento, da Agropoli a Casalvelino, è stato presentato venerdì 22 ottobre alla “Chiesa San Biagio Maggiore”, in Via San Biagio dei Librai, durante il convegno sul tema “Il Pescato Cilentano nella Cultura Napoletana: Il Pescatore Cilentano nel Presepe Napoletano”.

Dopo i saluti del parroco Mariano Imparato, della chiesa San Gennaro dell’Olmo, gli interventi di Mauro Inverso, Presidente Flag Cilento Mare Blu, Luigi Maria Pepe, Presidente Fondazione Giambattista Vico, Vincenzo Pepe, presidente Fareambiente, Gennaro Scognamiglio, Presidente Unci Agroalimentare e Maria Passari, Dirigente Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Campania, sono intervenuti Luca Cerretani, Coordinatore Gal Cilento Regeneratio e Claudio Aprea, Direttore Flag Cilento Mare Blu.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.