Nelle ultime settimane è successa una cosa assai curiosa. Direi inspiegabile. Ora ve la racconto. Del terremoto che ha scosso l’Unione Industriali di Napoli ne parlano tutti i giornali da tempo oramai. Si riportano i fatti, si raccontano i retroscena e gli scenari possibili, tra intrighi, scontri e nuove alleanze. Tutto normale per un giornale. Tutto normale quando si parla di un organo associativo così importante della città. Quello preposto, almeno quella era la sua funzione iniziale, a stare accanto agli imprenditori e a rafforzare un tessuto economico cittadino sempre più fragile.

Ebbene, noi scriviamo ma chi è interessato più di tutti a leggere articoli che raccontano le vicende di Palazzo Partanna? Chi ne fa parte, no? Eppure, da un paio di settimane la rassegna stampa, che lo specifichiamo, è una rassegna riservata esclusivamente agli iscritti all’Unione, non riporta gli articoli che hanno come oggetto proprio l’Unione Industriali di Napoli e i suoi associati. Certo, questa non è una bella pagina dell’associazione, molti hanno sbattuto la porta di Palazzo Partanna e sono usciti senza neanche salutare: Gianni Lettieri, Ambrogio Prezioso, Luca Moschini (notizia uscita solo sulle colonne di questo giornale), Roberto Barbieri di Gesac che poi è stato costretto a rientrare, e le voci di corridoio narrano di un imminente addio anche di Marco Zigon e Paolo Scudieri. Ma possibile che la rassegna stampa dell’Unione non riporti nulla di tutto ciò? Niente di niente. Si parla di caro bollette, materiali, export, tutte cose importantissime, per carità, ma che sia in atto una “guerra” tra gli industriali è altrettanto importante. Che Palazzo Partanna si stia svuotando è un fatto e va raccontato. Soprattutto a chi frequenta le stanze di quel palazzo. O no?

Ma la domanda che da settimane si pongono molti imprenditori iscritti all’Unione Industriale, domanda che hanno rivolto anche al Riformista segnalando questa anomalia, è: perché questi articoli che raccontano di polemiche e intrighi vengono censurati? Dopo le segnalazioni, abbiamo fatto le verifiche del caso, increduli che in rassegna gli associati non potessero leggere alcuni articoli. Ebbene, le segnalazioni hanno trovato conferma. Andiamo con ordine. Il 19 gennaio 2022 Francesco Tavassi viene espulso dall’Unione, nessuna traccia della cacciata del vicepresidente degli industriali di Napoli. Il 25 gennaio Antonio D’Amato vuole gestire il Pnrr attraverso la sua fondazione, pensate che la rassegna stampa interna abbia dato la notizia? Niente affatto. Il 15 febbraio Ambrogio Prezioso, ex presidente di Palazzo Partanna, si dimette dopo le tensioni causate dalla nascita dell’associazione Est(ra) Moenia. Niente, neanche un articolo che riportasse la vicenda. Il 22 febbraio è la volta di Gianni Lettieri, annuncia l’addio e va via.

Ma nella rassegna interna non c’è traccia dell’addio di Lettieri. Il 24 febbraio 40 aziende chiedono di rinviare elezioni del presidente, una cosa importante no? A quanto pare no. Neanche un articolo compare in rassegna. Ora voi penserete… sarà una politica dell’associazione adottata in ogni città. E invece no. Perché dando un’occhiata alla rassegna stampa interna dell’Unione Industriali di Caserta, per esempio, gli articoli ci sono. Quindi è una scelta che viene, presumibilmente, da chi siede ai piani alti di Napoli. E non è una scelta proprio normale, i tempi della stampa allineata, controllata, censurata da Mussolini sono finiti da un pezzo. I tempi in cui uno solo decideva cosa potessero leggere cento sono lontani. Per fortuna. E, quindi, perché gli associati non devono leggere le polemiche che riguardano l’Unione? Noi una risposta non l’abbiamo trovata, ci auguriamo che qualcuno da Palazzo Partanna ce la fornisca al più presto. Perché è successo un fatto grave.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.