L’Ateneo Vanvitelliano darà vita nel prossimo anno accademico, e cioè da settembre, ad un nuovo corso di laurea triennale in Ingegneria Gestionale, che si affiancherà all’altro storico corso di laurea dell’ambito industriale. Per poter approfondire questa nuova istituzione, abbiamo incontrato il professor Marcello Fera, tutor del nascente corso e docente di Impianti Industriali.

Professor Fera, quali sono oggi gli sbocchi professionali e i risultati occupazionali per i futuri laureati in Ingegneria Gestionale?
I laureati in Ingegneria Gestionale sono molto apprezzati dal mondo industriale e non solo. Generalmente i laureati in questo ambito dell’ingegneria vanno a ricoprire ruoli di gestione dei vari processi aziendali dell’ambito della produzione, della logistica, della gestione energetica e anche, in ottica più allargata, dei processi aziendali di natura strategica. Sono generalmente richiesti da aziende pubbliche e private, manifatturiere e di servizi oltre che da società di consulenza strategica ed operativa. L’ingegneria gestionale garantisce eccellenti opportunità di lavoro. L’indice di occupazione dei suoi laureati è in media superiore a quello medio di tutte le altre ingegnerie, oltre a garantire una vicinanza alle aziende e alle industrie testimoniata dalla percentuale di tirocini presso aziende ed industrie dei laureati in Ingegneria Gestionale rispetto a tutti gli altri laureati in ingegneria.

Professore, perché la Vanvitelli ha inteso istituire un nuovo corso in Ingegneria Gestionale; non ve ne sono già a sufficienza nel contesto formativo universitario regionale?
Da studi di settore e sulla condizione occupazionale dei giovani realizzati dall’ANPAL e dall’Ufficio della Regione Campania sull’occupazione risulta evidente un gap numerico di laureati in Ingegneria e uno scostamento tra le competenze desiderate dalle aziende e quelle effettivamente possedute dai neolaureati. Tali scostamenti si evidenziano soprattutto in ambiti dove la figura dell’ingegnere gestionale risulta essere particolarmente richiesta. Tali evidenze sono state anche confermate da Confindustria e dagli Ordini Professionali Campani che sono stati coinvolti nel processo di progettazione del nuovo corso di laurea. In particolare sono state evidenziate mancanze nelle competenze digitali e nelle competenze di relazione e comunicazione. Pertanto, abbiamo inteso progettare un corso che tenesse in debito conto le esigenze evidenziate e, quindi, abbiamo integrato l’offerta formativa con un corso di automazione e anche con uno di contabilità generale, che mira proprio a far sviluppare un’apertura mentale al futuro ingegnere gestionale, che deve essere caratterizzato da un evidente approccio tecnico trasversale e difficilmente specialistico.

Come è articolato il percorso per i futuri studenti di Ingegneria Gestionale e quali sono le caratteristiche dell’offerta formativa in favore degli studenti?
Il primo step è costituito dal cosiddetto test TOLC-I, un test di autovalutazione obbligatorio, che nel caso non fosse superato in prima istanza non preclude l’iscrizione al corso di laurea ma genera un debito formativo che potrà essere risolto o sostenendo un piccolo esame integrativo oppure direttamente sostenendo come primi esami della carriera o l’esame di Analisi Matematica I o di Geometria e Algebra. Comunque tutte le informazioni in merito sono recuperabili sul sito del dipartimento di Ingegneria, www.ingegneria.unicampania.it, nella sezione didattica. Dopo di che inizia il vero e proprio percorso che prevede al primo anno le materie della matematica, della fisica e dell’informatica, che rappresentano il bagaglio metodologico per poter comprendere e affrontare le materie del secondo anno, volte ai vari ambiti dell’ingegneria industriale, e poi al terzo anno sono previsti insegnamenti che caratterizzano in modo peculiare l’ingegnere gestionale. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’offerta formativa in favore degli studenti, mi preme sottolineare la grandissima attenzione per gli studenti; tale attenzione è favorita da un favorevole rapporto docenti/studenti, che potremmo definire “umano”, cosa che nei mega Atenei è difficile da replicare per ovvi motivi operativi. Inoltre, sono presenti molti tutorati istituzionali ed extra-istituzionali che il Dipartimento e l’Ateneo finanziano a parte, il che permette ai ragazzi di avere un supporto per affrontare anche le materie più ostiche. In ultimo presso lo stesso Dipartimento di Ingegneria già sono presenti il corso magistrale in Ingegneria Gestionale, naturale sbocco della laurea triennale, e un corso di dottorato che tratta anche temi cari all’ingegneria gestionale.

Dove si svolgeranno i corsi della nuova Laurea in Ingegneria Gestionale?
La nuova laurea in Ingegneria Gestionale è ad Aversa, incardinata presso il Dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli. Aversa, città normanna di antichissima storia, ospita il Dipartimento di Ingegneria nella Real Casa dell’Annunziata, complesso del XIV-XV secolo, appositamente restaurato e rinnovato per ospitare i moderni locali, laboratori, aule e spazi comuni di Ingegneria, che sono patrimonio degli studenti dei corsi di laurea di Ingegneria e della comunità tutta. Gli studenti hanno a disposizione notevoli spazi come sale studio, biblioteche e giardini dove poter vivere l’Università. Inoltre, per tutta la provincia di Caserta è attivo il servizio V:ery Soon, che è un servizio gratuito di navette per gli studenti diretti alle aule dell’Ateneo, quindi anche presso quelle del Dipartimento di Ingegneria. Inoltre, a disposizione degli studenti ci sono anche parcheggi auto gratuiti, servizi di car pooling, etc. Queste condizioni sono poste in essere dall’Ateneo per cercare di favorire l’esperienza dello studente.

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