Politica
Italia fuori dall’euro, il leghista Borghi rilancia: “Non può essere un tabù”

L’uscita dell’Italia dell’euro? Non è un argomento tabù, almeno a sentire Claudio Borghi, parlamentare della Lega e presidente della Commissione Bilancio della Camera. Durante la trasmissione Agorà di Rai3 l’esponente del Carroccio, tra i più ascoltati da Matteo Salvini in ambito economico, ha rilanciato infatti la proposta.
“Io penso sia in ogni caso un argomento, che nessun argomento possa essere un tabù – ha detto Borghi – Una posizione politica se condivisa da un numero sufficiente di persone, 25/30%, secondo lei è vietato presentare e rappresentare le istanze di questo 25% di persone? Io penso sia un dovere rappresentare le istanze del 25% di persone. Poi per far qualsiasi cosa ci vuole la maggioranza”. Borghi ha risposto così alla domanda della conduttrice Serena Bortone sulla possibilità per un futuro governo a guida leghista di riproporre l’uscita dell’Italia dall’euro.
LE REAZIONI CONTRO BORGHI – Dichiarazioni che non sono sfuggite al leader di Italia Viva Matteo Renzi, che gli ha risposto su Twitter: “Tutte le volte che ho dubbi su questo governo e sulla mia decisione di agosto arriva Borghi e mi ricorda che cosa rischiavamo: far uscire l’Italia dall’Euro. Irresponsabili”, ha scritto il leader di Italia Viva.
Tutte le volte che ho dubbi su questo governo e sulla mia decisione di agosto arriva Borghi e mi ricorda che cosa rischiavamo: far uscire l’Italia dall’Euro. Irresponsabili pic.twitter.com/mE1YaE8klG
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 5, 2019
A scagliarsi contro Borghi è anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che attacca: “Se si facesse quello che dice Claudio Borghi, gli italiani perderebbero molti soldi. Il valore dei loro stipendi, dei loro salari, delle loro pensioni verrebbe drasticamente ridotto. L’Italia sarebbe declassata a Paese molto più povero. E’ noto che Claudio Borghi e la Lega sono per l’uscita dall’euro: si confermano nemici degli interessi dell’Italia, della tutela del risparmio degli italiani”.
Contro il deputato leghista si è scagliato anche Enzo Amendola, ministro degli Affari europei: Borghi&Lega vogliono uscire dall’euro, significa italexit: far saltare i conti correnti degli italiani e il futuro delle nostre imprese. Loro lavorano a distruggere l’Europa. Noi a cambiarla in meglio come dimostrato sul MES nel rispetto del Parlamento”.
SALVINI PRENDE LE DISTANZE – La polemica generata dalle parole di Borghi ha costretto ad intervenire anche il leader delle Lega Matteo Salvini, che ha dovuto chiarire come il suo partito non ha intenzione di avviare alcuna procedura per l’uscita dell’Italia dall’euro: “Nessuna uscita dall’Euro o dall’Europa, la Lega vuole solo fermare un governo che mette a rischio la democrazia, la sovranità e i risparmi degli italiani – ha scritto Salvini– Sabato e domenica saremo in più di 1.000 piazze italiane per informare e raccogliere firme”.
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