La polemica
Jorit e la polemica sul selfie con Putin : “Lungi da me elogiare Putin” poi rilancia “ma il bacio tra Meloni e Biden?”
Dopo le polemiche su Jorit e il suo selfie con Putin, l’artista rilancia con il caso del recente scatto del bacio tra Biden e Giorgia Meloni e attacca, in una story su Instagram: “Lungi da me elogiare Putin. Ma le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia con il leader russo. E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall’altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?)”.
“Riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo”
“I politici europei – riprende lo street artist – devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!”
E ancora: “La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace. Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in un conflitto e sempre su più fronti?”.
Jorit e Putin, il dialogo
Ovviamente la foto è stata scattata, Putin è stato ben felice di accontentare Jorit davanti ad altre centinaia di giovani provenienti da tutto il mondo, anzi ha anche scherzato con Ciro Cerullo (questo il vero nome dell’artista): “Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”.
Poi Putin ha anche dichiarato: “La Russia e l’Italia sono unite dall’amore per l’arte e dal desiderio di libertà”. Non è il primo input mandato nel giro di poche settimane dal presidente russo in direzione Italia. Già qualche giorno fa, il 20 febbraio, durante un forum a Mosca, rispondendo a una domanda della studentessa Irene Cecchini, Putin aveva ribadito la vicinanza tra Federazione Russa e Italia.
Jorit, la sua posizione sulla Russia e la guerra in Ucraina
Jorit, come menzionato, aveva già fatto discutere per aver realizzato un murales in Ucraina, a Mariupol. Un dipinto discusso, perché accusato di aver copiato una foto di una bambina australiana, tra l’altro protetta da copyright, e rivendicando che fosse una bimba originaria del Donbass sotto le bombe. Peccato che l’abbia dipinta a Mariupol, una cittadina distrutta dall’esercito russo agli ordini del capo del Cremlino, Putin.
Ma secondo Jorit, che punta il dito contro l’Occidente, “ci stanno mentendo anche sul Donbass”. “La resistenza che avremmo dovuto appoggiare è quella del popolo del Donbass che lotta da 8 anni per liberarsi da un regime; quello di Kiev che di democratico oramai non aveva più niente” aveva scritto svelando il suo murales. A proposito di propaganda.
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