Cinque anni dopo, Julian Assange torna ad essere un cittadino libero. Il fondatore di Wikileaks,  52 anni, ha lasciato ieri pomeriggio il carcere di massima sicurezza vicino a Londra a seguito di un accordo di patteggiamento raggiunto con la giustizia americana. Assange era accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati sulle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010 e ha accettato di dichiararsi colpevole di un’unica accusa, per la quale dovrebbe scontare 64 mesi di carcere. Colpa per cui ha già pagato: conteggiando il tempo già trascorso in prigione, sarà di fatto un uomo libero non appena l’accordo sarà ratificato da un giudice federale.

Subito dopo la fuoruscita dal carcere, Assange si è imbarcato su un volo diretto negli Stati Uniti dall’aeroporto di Stansted a Londra, raggiungerà il territorio statunitense fermandosi presso le Isole Marianne Settentrionali nel Pacifico, per incontrare un giudice e formalizzare il patteggiamento. Poi tornerà nella sua nativa Australia. Dovrebbe comparire in tribunale mercoledì mattina ora locale.

Il commento dei familiari

“Julian è libero!” scrive su Facebook anche la moglie, Stella. “Le parole non possono esprimere la nostra immensa gratitudine a te, che ti sei mobilitato per anni e anni per rendere questo vero. Grazie, grazie, grazie”, ha concluso. Parole di sollievo anche dalla madre: “Il suo calvario sta volgendo al termine”.

Redazione

Autore