Mama Africa
Il consolidamento dei nuovi equilibri
La Cina continua lo shopping in Africa mentre la Francia viene cacciata anche dalla Costa d’Avorio
Il continente africano resta al centro delle attenzioni globali e fotografa perfettamente il cambio degli equilibri geopolitici mondiali. In queste settimane infatti il ministro degli Esteri della Repubblica Popolare di Cina è in visita ufficiale in quattro paesi africani e viaggia con un nutrito gruppo di uomini d’affari cinesi pronti a firmare accordi commerciali. Namibia, Nigeria, Ciad e Repubblica del Congo sono le quattro mete di Wang Yi che su mandato del mandarino rosso XI Jinping deve rafforzare la già profonda presenza di Pechino in Africa.
Africa, Cina primo partner commerciale
Viene così confermata la tradizione dí inaugurare l’anno con una serie di visite in Africa, una consuetudine che ha permesso alla Cina di diventare il primo partner commerciale del continente africano e di prendere il posto delle potenze occidentali che negli ultimi 25 anni hanno assistito quasi impotenti alla crescita della presa cinese in Africa. Nel corso degli anni, le visite diplomatiche hanno rafforzato i rapporti ed hanno supervisionato l’istituzione del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC) che è ormai diventato un appuntamento geopolitico fondamentale. Il ministero degli Esteri di Pechino ha previsto che il viaggio di quest’anno comprenda discussioni sui principali partenariati economici nei quattro paesi africani prescelti.
Francia cacciata da tre Paesi
Mentre la Cina viene accolta con tutti gli onori, la Francia viene cacciata anche dalla Costa d’Avorio. Uno degli ultimi baluardi del potere francese in Africa, per bocca del suo presidente ha dichiarato che i militari transalpini entro gennaio dovranno lasciare le basi ivoriane e riconsegnarle all’esercito nazionale che non sarà più addestrato dai militari francesi. Una notizia sorprendente visto che il presidente Alassane Outtara è sempre stato un fedelissimo di Parigi e che ha permesso alle aziende francesi di prosperare in Costa d’Avorio. Questa mossa sembra propedeutica a anche in vista delle elezioni politiche che si terranno nell’ottobre del 2025 in Costa d’Avorio alle quali però il presidente in carica non ha ancora dichiarato se parteciperà. Negli ultimi mesi anche il Ciad ed il Senegal hanno annunciato la partenza dei soldati francesi dal loro territorio entro il 2025. La Francia ha già riconsegnato una prima base nell’estremo nord del Ciad, mente in Senegal sta cercando una trattativa con il governo del presidente Bassirou Diomaye Faye che si è detto irremovibile sull’allontanamento delle truppe francesi dal territorio nazionale e soprattutto dal vitale porto di Dakar.
Dopo la cacciata dei francesi da Mali , Niger e Burkina Faso, finite nelle mani della Russia, l’effetto domino è stato irreversibile. La chiusura delle basi e l’espulsione dei militari è ovviamente prodromica alla demolizione del sistema economico costruito dai francesi che potrebbe arrivare anche a vedere un cambio di moneta per svincolare definitivamente gli stati africani dal dominio di Parigi.
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