Politica
Le atlete diventano professioniste: svolta per lo sport ‘rosa’

La svolta tanto attesa è arrivata: da oggi le atlete donne diventano ufficialmente sportive professioniste anche sotto l’aspetto contrattuale. La Commissione Bilancio al Senato ha infatti approvato un emendamento alla manovra che agevola società e federazioni al passaggio al professionismo delle donne sportive, equiparandole di fatto ai colleghi maschi. Nello specifico è stato introdotto un incentivo, da gennaio 2020 e fino al 2022, per le società che stipulano con le atlete contratti di lavoro sportivo, vale a dire l’esonero del versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali e assistenziali entro il limite massimo di 8mila euro di su base annua.
“Sul professionismo alle atlete finalmente passiamo dalle parole ai fatti”, dichiara in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Susy Matrisciano, firmataria dell’emendamento. “Si tratta di un primo importantissimo passo, proseguiremo in questo percorso per consentire alle atlete italiane di coltivare il proprio talento sportivo in condizione di sempre maggiore parità con i colleghi maschi”, aggiunge l’esponente grillina. “Con questo emendamento agevoliamo le sportive professioniste che sin qui hanno lavorato troppo spesso senza la possibilità di costruire un percorso professionale garantito. Da oggi si cambia”, dichiara a sua volta la capogruppo in commissione bilancio in Senato di Italia Viva, Donatella Conzatti.
“Siamo molto felici. E ci tengo a ringraziare il senatore Nannicini, il governo e tutte le parlamentari che si sono spese per questa decisione epocale. Ora l’alibi che il professionismo costa troppo non regge più. Gli 11 milioni stanziati sono un tesoretto ampio per le coperture economiche necessarie”. Così Katia Serra, responsabile calcio femminile dell’Assocalciatori, commenta l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio al Senato sul professionismo per le atlete donne. “Questo è solo un primo step, fondamentale per costruire il professionismo insieme alla FIGC e a tutte le federazioni interessate a dare, finalmente, parità di trattamento alle atlete”, aggiunge.
© Riproduzione riservata