Accusato di aver diffuso illecitamente sessualmente espliciti, stalking, estorsione e diffamazione. Un caso di revenge porn coinvolge l’ex calciatore Angelo Paradiso, 45enne cresciuto nelle giovanili della Lazio e con un passato da centrocampista in club come Napoli (in Serie B), Lecce (in Serie A), Cesena e Pisa e diverse convocazione anche nella Nazionale Under 21.
Secondo le accuse mosse dalla vittima, una giovane attrice che ha avuto in passato una breve relazione con Paradiso, quest’ultimo avrebbe fatto circolare un video hard senza il suo consenso.
Per questo, scrive l’edizione romana di Repubblica, nei giorni scorsi l’ex calciatore ha subito una perquisizione da parte degli agenti della Squadra mobile: l’intenzione è quella di verificare le accuse e per questo si punta in particolare all’analisi dello smartphone di Paradiso, per capire se dal dispositivo è stata effettuata la registrazione e poi la diffusione illecita del loro rapporto intimo.
Ma l’attrice, che lo scorso anno ha avuto una breve relazione con Paradiso, lo accusa anche di altri comportamenti illeciti, da qui la contestazione dello stalking .
Stando a quanto riferito agli inquirenti dall’ex fidanzata, Paradiso sarebbe stato ossessionato da lei, non accettando la fine della breve relazione. Paradiso si sarebbe presentato anche a molteplici appuntamenti in cui l’attrice ha presenziato, spuntando fuori senza inviti e spacciandosi in alcuni casi per il suo manager. La giovane attrice gli avrebbe più volte detto di non continuare, ma Paradiso avrebbe insistito con i suoi comportamenti seguendola in ogni occasione, da qui l’indagine per stalking.
Ovviamente le accuse dell’ex fidanzata di Paradiso, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo si è reinventato manager e allenatore, con il pallino per le serate di gala e il mondo dello spettacolo, andranno confermate dalle indagini e da un eventuale processo: fondamentale sarà la ‘caccia’ alle prove sullo smartphone dell’ex calciatore.
I magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino stanno ancora conducendo una serie di verifiche sul caso.
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