Stop agli smartphone LG. Il gigante sudcoreano, tra i massimi produttori di elettronica, ha annunciato oggi la chiusura della propria divisione di telefonia a livello globale. Una decisione arrivata con l’approvazione da par del Consiglio d’amministrazione per le ingenti perdite derivanti dal settore: negli ultimi sei anni ha generato perdite per circa 3,8 miliardi di euro.

LG chiuderà la divisione smartphone, la più piccola delle 5 in cui è separata l’azienda dell’estremo oriente, entro il prossimo 31 luglio: contribuiva a circa il 7 per cento delle entrate dell’azienda. Alcuni dei modelli attualmente in gamma potrebbero essere ancora disponibili oltre questa data.

La compagnia ha reso noto che tale scelta “permetterà all’azienda di focalizzare maggiori risorse in altre aree di crescita come i componenti dei veicoli elettrici, i dispositivi connessi, la smart home, la robotica, l’intelligenza artificiale e le soluzioni B2B insieme a piattaforme e servizi”.

Dietro la scelta del gigante sudcoreano dell’elettronica di abbandonare il comparto smartphone, in passato è stato il terzo più grande produttore di telefoni cellulari, ci sono principalmente due fattori. Negli ultimi anni i prodotti LG sono stati al centro di molteplici problemi software e hardware, ma soprattutto l’azienda paga un mercato sempre più invaso da altri produttori.

Di fatto LG negli anni ha fatto sempre più fatica a reggere la competizione con altre aziende emergenti, in particolare le cinesi Huawei, Oppo e OnePlus.

L’azienda sudcoreana è la prima tra i grandi produttori a ritirarsi dal settore smartphone, nonostante risultati ancora interessanti in alcuni mercati: in Nord America nel terzo trimestre del 2020 aveva ancora una quota di mercato del 13% dietro a Apple (39%) e Samsung (30%).

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia