Francesco Longo, 52anni, infermiere al Cotugno, non ce l’ha fatta e si è spento proprio nell’ospedale in cui aveva aiutato tanti a guarire. Ha contratto il Covid a pochi giorni dalla sua vaccinazione. Si è ammalato tre settimane fa ma il virus ha prevalso. Lascia l’adorata moglie, Marinella Acanfora, caposala della Terapia intensiva del Cotugno, e una figlia di 18 anni.

“Voglio solo urlarvi che Franco era ‘L’INFERMIERE’ quello VERO!!! – si sfoga la moglie su Facebook – Appassionato al suo lavoro, per chi l’ha conosciuto vi chiedo di non dimenticarlo, ricordatevi che lui è morto perché credeva nella sua professione. Il malato prima di tutto”. Marinella Acanfora nei mesi scorsi aveva contratto a sua volta il virus ma ne è guarita. “Franco non ce l’ha fatta, a dispetto dei tanti riduzionisti e negazionisti stolti e superficiali con cui mi sono, mio malgrado, dovuta confrontare. Questo virus insidioso e maledetto si è portato via il padre di mia figlia”, ha detto in un’intervista al Mattino.

E continua il suo sfogo su Facebook: “Siamo in guerra si piange da un anno, ma andiamo avanti uniti e compatti contro il nemico invisibile, che la morte di Franco ci ricordi sempre che bisogna essere umani, non siamo soldati. A mia figlia resta un dolore e un grande vuoto ma vivrà nel suo ricordo, sapendo che il suo papà è morto in guerra, il suo papà è un infermiere!”.

Marinella Acanfora ha raccontato che suo marito aveva dato la precedenza per il vaccino ad altri colleghi perché era giovane e in buona salute. Avrebbe dovuto recarsi per l’iniezione proprio nei giorni in cui poi si è ammalato. Purtroppo il virus è stato più veloce e se l’è portato via. Resta un enorme vuoto che ha lasciato e il dolore tra tutti quelli che lo hanno conosciuto e che hanno lavorato fianco a fianco in quella trincea della lotta al Covid. C’è l’amarezza di guardarsi intorno e trovare tanta superficialità nella consapevolezza della pericolosità del Covid.

“Mentre voi vi divertite per strada, nei ristoranti, nelle discoteche senza mascherine per dar sfogo alla vostra ignorante strafottenza e superficialità, lui lottava per aiutare quelli di voi che sono rimasti fregati dalla vostra ignoranza – scrive su Facebook un collega del Cotugno e amico di Franco – ha fregato anche lui che non si è risparmiato per aiutarvi e tenervi fuori dal baratro in cui eravate caduti”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.