Fine del mistero: è morto Luc Montagnier. Il Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi sull’Aids aveva 89 anni. La conferma è arrivata oggi pomeriggio dopo un giorno almeno di giallo, un caso: la notizia era stata scritta ieri sera da FranceSoir ma non confermata dalla famiglia né dall’entourage del professore francese diventato negli ultimi anni un riferimento dei No Vax, contrario senza mezzi termini ai farmaci anti-coronavirus e sostenitore di tesi complottiste e non riconosciute dalla comunità scientifica sull’esplosione della pandemia da covid-19.

La conferma del decesso è arrivata oggi pomeriggio dal quotidiano Liberation: il giornale ha citato il certificato di decesso del professore, morto martedì scorso all’Ospedale americano di Neuilly-sur-Seine a Parigi, depositato in Comune. E la testimonianza della dottoressa Béatrice Milbert, con la quale il professore avrebbe dovuto organizzare una tavola rotonda a Ginevra nel gennaio 2021. Nel pomeriggio era arrivata la conferma anche del controverso professore Didier Raoult, il “padre” della clorochina, con la quale curava i suoi pazienti contagiati dal covid-19 a Marsiglia – il cui uso è stato bocciato sia dall’Oms che dall’Ema che dall’Aifa.

“Luc Montagnier è morto. Perdiamo un uomo la cui originalità, l’indipendenza e le scoperte sull’Rna hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’Aids”, ha scritto su Twitter Raoult. Nessun media aveva dato credito alla notizia scritta da FranceSoir. “All’età di 89 anni (18 agosto 1932 – 8 febbraio 2022), il professor Luc Montagnier si è spento all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine. Il dottor Gérard Guillaume, uno dei suoi più fedeli collaboratori, ci ha confidato che se ne è andato in pace, circondato dai suoi figli”, si leggeva nell’articolo.

A confermare erano arrivati il sito italiano Byoblu, la genetista francese Henrion-Caude e la youtuber Chloé Frammery. Nessuna conferma neanche da Gianluigi Paragone, fondatore del partito Italexit, che aveva recentemente invitato a Milano Montagnier a una manifestazione contro il Green Pass, ha confermato. “Ad un certo punto oggi è arrivata la notizia che parla della morte del professor Luc Montagnier. Noi non abbiamo la conferma, ma non riusciamo neanche a stabilire un contatto con l’entourage del professore – ha scritto su Facebook – Stavamo parlando di un progetto, ma da qualche giorno non riuscivamo ad avere un feedback. Non riuscivamo a contattare il professore. Questa notizia è stata diffusa da France Soir, poi si parla di un tweet di una ricercatrice. Nessuno al momento ha la certezza, mi è difficile riuscire a dire qualcosa di più e di diverso”.

Alla manifestazione dello scorso 22 gennaio in Italia Montagnier aveva arringato la folla: “Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va del futuro dell’umanità. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvati dai centri medici”. Da anni, e nonostante il Nobel, l’Institut Pasteur di Parigi aveva interrotto qualsiasi tipo di collaborazione con il professore.

Chi è Montaigner

Classe 1932, il virologo francese, professore emerito dell’Istituto Pasteur, aveva cominciato la sua carriera scientifica alla Facoltà di Scienze di Parigi. I suoi primi lavori in campo virologico hanno condotto alla dimostrazione della presenza di una forma di RNA infettivo a doppia elica in cellule infettate dall’EMC (virus dell’encefalomiocardite). I suoi studi hanno contribuito in maniera decisiva ed essenziale a identificare e isolare il virus dell’HIV, responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Proprio per tali ricerche è stato insignito, con Françise Barré-Sinoussi, del Premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia nel 2008.

Montagnier da anni sostiene teorie che trovano credito nella galassia dei complottisti. Un suo video sul covid-19 è diventato virale a inizio 2020. Lo scienziato diceva che il virus era stato manipolato da un professionista: al virus classico proveniente dal pipistrello era stata aggiunta una sequenza del virus dell’HIV. E aveva anche suggerito di curare il contagio con le onde elettromagnetiche. La teoria è stata smontata da scienziati e ricercatori di tutto il mondo. Alcune teorie sull’HIV di Montagnier sono state giudicate infondate perfino da Françoise Barré Sinoussi. A novembre 2017 un gruppo di oltre 100 scienziati aveva firmato una lettera aperta contro le posizioni di Montagnier che suggerivano un legame tra vaccini e autismo. Anni fa il Premio Nobel aveva fatto parlare di sé anche per la proposta di curare il Parkinson e altre malattie degenerative con il succo di papaya.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.