Il lutto
In ricordo di Angela Francese riformista limpida e coraggiosa

Se n’è andata Angela Francese, una riformista limpida e coraggiosa, donna del popolo cresciuta alla rigida scuola del partito comunista, diventata dirigente e parlamentare senza mai dimenticare “gli ultimi”, che per lei non erano evocazioni da comizi ma carne viva in cui affondavano le sue radici, la sua storia personale e umana.
Avremo modo di parlare di Angela nel modo giusto, qui mi limito a ricordare l’epilogo – emblematico e amaro – del suo percorso politico, arrivato nel momento in cui più violente erano le polemiche a sinistra, più esplicita la faziosa torsione antisocialista del gruppo dirigente del suo partito. Lei di questo soffriva molto: non si capacitava delle ragioni di una linea che faceva perdere al PCI-PDS il profilo di forza responsabile e unitaria che ne aveva caratterizzato la crescita degli anni ‘70.
E così, quando il PSI le propose di candidarsi al Parlamento, nel 1992, lei si gettò d’impulso in una battaglia elettorale che perse, bollata come traditrice dal partito che continuava a considerare “casa sua”, e fuori dai giochi correntizi di chi la ospitò con cinica furbizia. Fu una vicenda dolorosa, che non le fece mai perdere la sanguigna combattività che la contraddistingueva. E che ha continuato a mettere in campo fino a qualche giorno fa, quando un tragico incidente stradale l’ha strappata a tutti noi.
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