Licenziata perché non indossava la mascherina in classe. Una storia assurda che ha visto protagonista un’insegnante. La vicenda è finita in Tribunale e  giovedì 8 luglio è fissata l’udienza per la causa intentata dall’insegnante Lorena Simoncelli, assistita dall’avvocato Edoardo Polacco, contro il governo della Provincia Autonoma di Trento.

ASSISTITA DALL’USB

Lorena è stata licenziata in tronco senza preavviso per non aver indossato la mascherina a scuola, con una procedura quindi che ha ignorato ogni norma di legge o contrattuale. “Nel fragoroso silenzio generale – si legge in un nota dell’Usb – solo la Federazione Trentina dell’Unione Sindacale di Base, fra le organizzazioni dei lavoratori, le ha espresso solidarietà e la condivisione per le motivazione di alto contenuto, sotto tutti i profili, che hanno sorretto il comportamento di Lorena, lei sì consapevole della catastrofe che si sta procurando alle bambine e ai bambini. La prepotenza del potere e la sudditanza dei più stanno devastando la vita collettiva. Il degrado della scuola dell’infanzia trentina è coperta solo dalla corruzione dei media. Noi non ci stiamo e chiediamo a chiunque possa di trovarsi davanti al tribunale di Trento per salutare e sostenere Lorena”.

Sofia Unica

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