Le mosse del "rampollo"
Partito Democratico, la scalata di Piero De Luca

Finora non è stato altro che il “delfino”, il giovane di belle speranze che molti analisti vedevano pronto a raccogliere il testimone di papà Vincenzo. Adesso, però, lo scontro parlamentare sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e il dibattito sempre aperto sul garantismo elevano Piero De Luca, 39enne deputato e primogenito del governatore della Campania, al rango di big del Partito democratico.
Se De Luca jr. è finalmente uscito dal cono d’ombra nel quale sembrava essere stato relegato da cotanto padre, lo deve soprattutto allo scontro tra le forze parlamentari sulla riforma del Mes. A regalargli un ruolo di primo piano nel dibattito politico è stata la sua netta presa di posizione in Parlamento contro Matteo Salvini, contrario alle modifiche al sistema di assistenza finanziaria che ha già salvato cinque Stati europei dal fallimento. “La riforma del trattato è stata negoziata per mesi dal governo gialloverde di cui Salvini era vicepremier: la Lega ne era al corrente e adesso non può dire di non saperne nulla“, ha tuonato Piero De Luca dal suo scranno di Montecitorio. Apriti cielo. Quelle parole, infatti, sono bastate per scatenare la bagarre tra una trentina di deputati, col presidente Fico costretto a sospendere la seduta.
La replica di De Luca alle critiche di Salvini gli è valsa l’invito in una serie di salotti televisivi. Non ultimo quello di Omnibus, il programma in onda su La7, durante il quale il figlio del governatore della Campania ha stigmatizzato “l’inopportunità delle fughe di notizie che, a ogni inchiesta appena partita, finiamo per trovare sugli organi di stampa“. Il riferimento è all’inchiesta Open che, negli ultimi giorni, ha toccato ambienti vicini all’ex premier Matteo Renzi. Anche in questo caso De Luca ha assunto una posizione forte come forse il Pd non aveva mai fatto, in precedenza, sulla questione del tritacarne mediatico in cui politici e imprenditori finiscono sempre più spesso: “Non è tollerabile una pratica che porta a criminalizzare persone, comportamenti, atti e gesti che non hanno nulla a che vedere con le indagini, ma sono merce di gossip“.
Insomma, tra polemiche sul Mes e impegni sul garantismo, Piero De Luca sembra essere riuscito a ritagliarsi uno spazio crescente all’interno del Pd. Un’ulteriore conferma arriva dai social network, dove il giovane avvocato ed esperto di diritto europeo sta facendo registrare da mesi un boom di visualizzazioni, interazioni e like. In tempi di sardine, il delfino è diventato pesce pilota?
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