Igienizzano le suole delle scarpe e i vestiti, con spruzzi di perossido di idrogeno sanificano l’intera persona, attraverso un monitor misurano la temperatura corporea e controllano se la mascherina è indossata bene. Per ora ne è stata installata una, ma entro la prima settimana di settembre ne verranno sistemate altre nove. Dieci cabine sanificatrici, le prime e uniche in tutta Italia, da questa mattina in dotazione all’Istituto dei tumori di Napoli e entro 15 giorni all’Ascalesi e al Crom di Mercogliano, le altre due strutture satellite del più grande polo oncologico del Mezzogiorno.

Pascale sempre più sicuro, insomma, dopo che in settimana è partita la sperimentazione sui primi 300 tamponi veloci per pazienti e dipendenti. Una rivoluzione se lo studio darà gli esiti sperati: la risposta si ha in un’ora e mezza invece che in 9 ore. Pascale sempre più all’avanguardia ora, con le cabine sanificatrici e sempre più attento, soprattutto, alla salute dei suoi pazienti. Per il management dell’Istituto un obbligo: il paziente oncologico è più a rischio di altri e più di altri va tutelato. La prima doccia è stata installata nell’ingresso della palazzina degenze dove da stamattina i tecnici la stanno collaudando. Pian piano si copriranno tutte le altre uscite e entrate dell’Istituto. Una verrà sistemata nel centro di ricerca di Mercogliano dove insistono la maggior parte dei laboratori del Pascale, altre due all’Ascalesi, dove da alcuni mesi sono entrati in funzione i primi ambulatori. Le dieci cabine sono state acquistate grazie alla donazione del gruppo BNP Paribas e alla condivisione di Cittadinanzattiva, da alcuni mesi al fianco del Pascale.

“Il nostro obiettivo – dice il direttore generale dell’Ircss partenopeo, Attilio Bianchi – è l’assoluta sicurezza dei nostri pazienti e dei nostri operatori insieme. Grazie alla donazione del gruppo BNP Paribas e a Cittadinanzattiva, che abbiamo l’onore di avere al nostro fianco in molte nostre iniziative, chiunque entrerà all’interno dell’Istituto sarà esaminato e sanificato. Già da oltre due mesi funzionano i termoscanner per tutti gli operatori.  Queste cabine incrementano ulteriormente il nostro livello di sicurezza che rende il Pascale un riferimento nazionale e non solo”.

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