Dal 12 Gennaio Giancarlo Pittelli ha iniziato, comunicandolo con una lettera al direttore del Riformista, Piero Sansonetti, uno sciopero della fame, affermando la volontà di “lasciarsi morire”. Il 16 gennaio un gruppo di amici ha firmato un appello per farlo recedere dalla rischiosissima decisione ma nella sua risposta del 19 gennaio egli ha ribadito la volontà di andare avanti nella sua protesta. Ieri alcuni degli amici più intimi di Giancarlo Pittelli gli hanno indirizzato il seguente telegramma:

Caro Giancarlo, come sai seguiamo con affetto quello che da anni sta accadendo attorno alla tua persona e quindi alla tua famiglia. Adesso siamo molto preoccupati per lo stato di disperazione che emerge dalla lettera che hai recentemente indirizzato al gruppo di amici che ti aveva chiesto di cessare lo sciopero della fame, nella quale hai ribadito la tua intenzione di continuare. Il pericolo principale che vediamo è che lo sconforto che vivi, che si sovrappone e si confonde con un forte sentimento di rabbia impotente, ti porti ad arrecare danni irreversibili alla tua persona fino a minacciare la tua stessa esistenza.

Non vogliamo che ciò accada. Per questo motivo, a partire da domani inizieremo noi uno sciopero della fame, avvicendandoci fra di noi e con quanti vorranno unirsi all’iniziativa. Cesseremo lo sciopero solo quando sospenderai la tua protesta estrema. Quello che ti chiediamo è una semplice tregua in una battaglia sacrosanta per i tuoi diritti che deve continuare e nella quale – insieme a tanti altri – ti siamo comunque vicini. Informeremo gli organi di stampa di questa iniziativa.

Nicola Mazzuca, Ciccio Peltrone, Massimo Sabatino, Anna Sgromo, Giuditta Sgromo, Enrico Seta, Francesco Virgillo

Per contattare il gruppo, rivolgersi a Enrico Seta [email protected]
Cellulare: 3389322694

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