Il resoconto dei primi dieci giorni di implementazione del Ticket anti-sovraffollamento a Venezia è estremamente positivo. Dal 25 aprile infatti i turisti sono tenuti a pagare un piccolo contributo, del costo di 5€, un biglietto venduto tramite QR code obbligatorio dalle 8:30 alle 16:00. Solo i residenti del Veneto sono esentati, anche se devono comunque prenotare in anticipo; la regola invece non si applica invece ai residenti di Venezia e ad altre categorie come gli ospiti degli alberghi o coloro che già pagano la tassa di soggiorno, i lavoratori, gli studenti e le scolaresche, sono esenti dal pagamento.

L’incasso

I dati finanziari sono altrettanto promettenti: solo sabato, nel decimo giorno dall’introduzione della tassa, sono stati registrati 20.081 paganti. Di conseguenza, Ca’ Farsetti, sede del comune, ha accumulato oltre 700 mila euro in dieci giorni, una cifra che equivale a quanto previsto per un intero trimestre. I furbetti del ticket sono disincentivati da continui controlli e su chi favorisce il raggiro della tassa: al momento sono 15mila quelli quotidiani. Polizia postale, steward informatori, e accentratori. Coloro che vengono trovati con un QR fasullo poi, rischiano di pagare multe fino a centinaia di euro.

Gli sviluppi

La situazione è destinata a cambiare il prossimo 6 maggio, quando la tassa non sarà obbligatoria tuti i giorni ma soltanto nei fine settimana più frequentati fino alla fine luglio. In totale saranno dunque 29 i giorni in cui servirà acquistare il ticket.

Redazione

Autore