Non dimenticherò mai il dolore che ho visto nei suoi occhi”. Lo sconosciuto che lo scorso sabato ha salvato Alessandra, studentessa 22enne al secondo anno di Sociologia da uno stupro nel quartiere San Lorenzo a Roma, frequentato da molti universitari, ha ora un nome. Si chiama Alessio, ha 38 anni, è cuoco e militante della polisportiva popolare Atletico San Lorenzo. Intervistato da Repubblica, ha raccontato ciò che è avvenuto quella drammatica notte.

“Non tolleriamo episodi del genere”

So di aver fatto un gesto che altri non si sarebbero sentiti di fare, ma non sono un eroe. Per me è stata la cosa più normale del mondo. A San Lorenzo episodi del genere non li tolleriamo ha sottolineato Alessio. Lui stava camminando in via dei Sardi quando l’amica di Alessandra gli ha chiesto aiuto. Quindi si è avvicinato, ha chiesto all’uomo e alla ragazza se si conoscessero: l’aggressore ha risposto ‘Si, tranquillo, lei è la mia ragazza’ ma Alessio ha insistito: ‘Voglio saperlo da lei’. Quando la studentessa ha trovato il coraggio di sussurrare ‘Ti prego aiutami’, lui è intervenuto. “Gli ho tolto il braccio dalle spalle di Alessandra, l’ho allontanata e poi ho sbattuto quel tipo contro il muro.” A quel punto hanno avuto una colluttazione di qualche minuto, dopodiché si è sentito come spingere: “Invece era lui che mi stava colpendo con un cacciavite. Mi ha preso al braccio, alla pancia e sul petto, vicino al cuore“.

Alessio non si era accorto che l’uomo- un 42enne ubriaco ora accusato di violenza sessuale, resistenza e violenza a pubblico ufficiale- fosse armato. Ha riferito di essere andato via dopo aver soccorso la 22enne perché aveva già consegnato il cacciavite e  dato alle forze dell’ordine una descrizione sommaria dell’uomo, in seguito trovato in una strada laterale e arrestato. “Alessandra ormai era salva e il giorno dopo, alle otto, dovevo attaccare al lavoro: sono andato a casa a dormire” ha spiegato.

L’appello di Alessandra

Sempre dalle pagine del quotidiano Alessandra aveva lanciato un ‘appello’ per ritrovare l”eroe sconosciuto’ che l’aveva salvata e ringraziarlo di persona. “Mi fa piacere, la voglio invitare a conoscere la splendida realtà dell’Atletico San Lorenzo” ha sottolineato Alessio. “Le realtà sociali di questo quartiere promuovono il bello, la socialità, l’inclusione, la solidarietà. Valori che rendono il quartiere sicuro.”