Avete ragione, battuta infelice che potevo evitare e che ha mostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso per questo, dato che nell’istante stesso in cui facevo tale affermazione mi accorgevo della cattiva gestione delle mie parole e del momento.” Parole di scuse pubblicate su Facebook dopo le polemiche che l’hanno travolta. Sara Pinna, conduttrice tv vicentina del programma calcistico ‘Terzo tempo’ in onda su Tva Vicenza, è stata accusata di razzismo e ‘antimeridionalismo’ per lo ‘scivolone’ avuto nei confronti di un bambino calabrese di 7 anni, al termine del playoff di serie B.

Era il 20 maggio: Cosenza salvo, Vicenza retrocesso in C. Il bimbo aveva esultato davanti alle telecamere per la vittoria della sua squadra, esclamando al microfono di Andrea Ceroni, l’inviato allo stadio Marulla: “Lupi si nasce!” E la Pinna, in diretta, aveva risposto: E gatti si diventa. Non ti preoccupare, che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro”.

L’episodio, passato inizialmente in sordina, è poi finito sulla pagina Facebook  ‘Movimento 24 Agosto’, che ha rilanciato sul popolare social network la lettera indignata del papà del piccolo tifoso. Scatenando la bufera sulla conduttrice.

La lettera del papà e le polemiche

“Alla gentilissima Sara Pinna Sono il papà di Domenico, il bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto ‘lupi si nasce’ sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio– si legge sulla lettera indirizzata alla presentatrice. –Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro a cui si rivolge cosa sono etica e morale – prosegue l’uomo – Due qualità a quanto pare a lei sconosciute“. Per poi aggiungere: “La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra  meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene.”

Dai social la polemica è finita sui media nazionali: la Pinna ha iniziato così a ricevere insulti e critiche. E anche l’Ordine dei Giornalisti del Veneto ha annunciato che “i video con la frase a sfondo razzista – ma anche la battuta di rincalzo dell’inviato di Tva, ‘non male, Sara’ – sono stati acquisiti e inviati ai Consigli di disciplina territoriali, che istruiranno le pratiche“. Una vicenda che ha coinvolto anche il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto. Il governatore ha infatti chiesto al presidente dell’Odg, Carlo Bertoli, di intervenire sull’accaduto.

Le scuse

Sara Pinna- che però non è una giornalista, come da lei stessa sottolineato in un’intervista al Corriere della Sera, ma una conduttrice- dopo essersi scusata telefonicamente con il papà del bimbo, ha pubblicamente ammesso lo sbaglio commesso. “Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità –ha dichiarato – io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura.” 

Nell’intervista al Corriere, la Pinna ha inoltre spiegato: “Sono sarda e questo cognome, in realtà, riporta anche alla motivazione della frase infelice che mi è uscita. Mio nonno paterno è di Taranto ed è venuto qui a fare il ferroviere… Noi, famiglia sarda, siamo venuti in Veneto per lavorare e ho cambiato tifo, diventando tifosa del Vicenza piuttosto che del Cagliari. Era questo il senso…”

L’emittente veneta ha fatto sapere di aver chiarito con la conduttrice, confermando la fiducia nella sua professionalità. “Subito dopo la puntata di Diretta Biancorossa, andata in onda il 20 maggio, Sara Pinna ha espresso le sue scuse sui canali social, riconoscendo l’errore in modo chiaro ed evidente– si legge in un comunicato pubblicato sul sito.- Scuse accettate dal padre del bambino e da alcuni gruppi di tifosi cosentini”.