Altre 84 persone che ricevevano il reddito di cittadinanza senza averne alcun titolo. E’ quanto scoperto dal Comando Provinciale dei carabinieri di Caserta dopo una verifica eseguita su oltre 3.330 cittadini residenti nella provincia. Segnalate all’Inps altre 18 persone per la sospensione del sussidio, avendone perso diritto in quanto destinatari di misure cautelari personali o sorpresi a lavorare.

Una indagine eseguita con l’esame incrociato tra i dati documentali e le risultanze acquisite nel corso di specifici servizi che ha fatto emergere le numerose irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti.

I trucchetti

In particolare, sono state rilevate e contestate sentenze definitive di condanna per reati per i quali è invece prevista la decadenza del beneficio; la presentazione di false dichiarazioni di residenza, per nascondere altri componenti del nucleo famigliare percettori di reddito o titolari di beni immobili; presenza irregolare nel territorio nazionale da parte di cittadini stranieri o la mancanza del requisito dei 10 anni di residenza in Italia.

Tra le posizioni emerse, quelle di 5 persone appartenenti o attigui alla criminalità organizzata e 52 con precedenti per reati comuni. Sono state avviate le procedure per la sospensione e la revoca con effetto retroattivo del reddito di cittadinanza indebitamente percepito, per un ammontare complessivo di circa 500.000 euro.

Sussidio agli abusivi

Si intascavano mensilmente i soldi del Reddito di cittadinanza mentre dirigevano verso questo o quel posto libero le auto in strada. Ieri mattina agenti del commissariato San Ferdinando, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno eseguito 14 perquisizioni e disposto il sequestro delle Carte Postamat RDC (reddito di cittadinanza) e del denaro rinvenuto, nei confronti di 14 parcheggiatori abusivi. I provvedimenti sono arrivati nell’ambito di un’indagine partita a dicembre 2019 e finalizzata a reprimere il fenomeno estorsivo verso moto e autoveicoli.

Dagli accertamenti effettuati presso l’Inps, erogatore del beneficio, gli indagati risultavano aver richiesto e percepito il sussidio economico del reddito di cittadinanza nonostante gli stessi, o i componenti del nucleo familiare, svolgessero stabilmente l’attività di “parcheggiatore abusivo”. Servizio che gli indagati svolgevano “in forma stabile e organizzata”, come potuto constatare dagli inquirenti tramite mirati servizi di osservazione.

“La reiterata continuazione di tali condotte – giustificano le forze dell’ordine – accertate e sanzionate dagli operatori di Polizia, riprova l’esistenza di una fonte di reddito irregolare, percepita attraverso l’attività abusiva descritta e, consapevolmente non dichiarata in sede di redazione della richiesta del beneficio economico del Reddito di Cittadinanza”. Al termine dell’operazione il sussidio erogato a tutti i soggetti coinvolti è stato revocato.

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