IL VOTO
Regionali Marche, i risultati definitivi: Acquaroli trionfa dopo 25 anni di centrosinistra
Avvicendamento nelle Marche dove dopo cinque anni la regione del Centro Italia passa alla coalizione di centrodestra. Decisiva, così come avvenuto in Umbria (nel 2019) e in Liguria, la mancata alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Trionfa Francesco Acquaroli con il 47,4%, candidato di Fratelli d’Italia anche se il partito trainante è stato quello della Lega, che stacca Maurizio Mangialardi, candidato della coalizione del centrosinistra. Si ferma al 10% il candidato pentastellato Gian Mario Mercorelli.
IL VOTO – Una controprova non è ovviamente possibile, ma il mancato accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle potrebbe aver consegnato le Marche, da 25 anni guidate dal centrosinistra, alla destra. Francesco Acquaroli, candidato di centrodestra ed esponente di Fratelli d’Italia, vince nettamente col 49,1% dei voti, staccando il centrosinistra unitario di Maurizio Mangialardi fermo al 37,2%. Il grillino Gian Mario Mercorelli, che fino all’ultimo ha resistito alle richieste di chi voleva un passo indietro per l’unità del fronte governativo contro la destra, conquista l’8,6% dei voti.
LE LISTE – Nonostante la guida ‘meloniana’ della coalizione, il dato migliore tra i partiti di centrodestra spetta alla Lega che ottiene il 22%, superando di quattro punti Fratelli d’Italia di Acquaroli.
Il partito più votato alle urne è invece il Partito Democratico col 25%, ma nella coalizione le altre liste non sfondano: Italia Viva è al 3%, mentre le civiche Rinasci Marche e Mangialardi Presidente non superano quota tre.
AFFLUENZA – Si attesta al 59,74% il dato dell’affluenza nelle Marche (pervenute 1.576 sezioni su 1.576). Nel 2015 era stata del 49,78%. A Pesaro Urbino il dato più alto con una partecipazione del 62,27% degli aventi diritto, Fermo il 61,17%, Ancona il 60,5%, Ascoli Piceno il 57,67% e Macerata il 56,60%.
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