Non ha funzionato l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. In Liguria, unica regione in cui i due partiti di governo si presentavano insieme, il candidato unitario Ferruccio Sansa è stato surclassato dal governatore uscente Giovanni Toti. Il leader di Cambiamo! è stato infatti confermato presidente superando di gran lunga il 50% dei voti e con oltre 20 punti percentuale in più rispetto alla consultazione elettorale del 2015. Tra le liste una vera e propria emorragia riguarda i grillini, mentre Lega, Pd e Forza Italia non possono esultare viste le percentuali più basse delle scorse elezioni. Risultato molto importante per la lista della formazione guidata dal governatore con oltre il 20%. L’affluenza è stata di oltre il 50%.

IL VOTOGiovanni Toti si conferma presidente della Liguria col 56,13% dei voti. Il leader di Cambiamo! Sbaraglia la concorrenza di Ferruccio Sansa, il giornalista del Fatto Quotidiano alla guida dell’insolita alleanza PD-M5S, unicum di queste Regionali 2020, fermo al 38,9%. Male Aristide Massardo, il candidato di Italia Viva, +Europa e Psi, che non va oltre il 2,42%.

LE LISTE – Nella lista a sostegno di Toti, bene la ‘sua’ Cambiamo! che ottiene il 22,6% (8 seggi), mentre la Lega arriva al 17,14% (6 seggi). Tre seggi scattano per Fratelli d’Italia, al 10,87%, mentre Forza Italia ottiene un seggio e il 5,27%.

Nel campo opposto, quello di Sansa, il Partito Democratico sfiora il 20 per cento fermandosi al 19,89% (6 seggi), mentre il Movimento 5 Stelle non va oltre il 7,78% nella regione di Beppe Grillo, ottenendo due seggi. Altri due seggi vanno alla Lista Sansa Presidente al 7,14%, uno invece a Linea Condivisa – Sinistra per Sansa al 2,47%.

GLI ALTRI – Si fermano sotto l’1% tutti gli altri candidati. In particolare Alice Salvatore, Giacomo Chiappori, Riccardo Benetti, Gaetano Russo, Davide Visigalli, Marika Cassimatis e Carlo Carpi.

AFFLUENZA ALLE URNE IN LIGURIA – Con il 53,47% di affluenza è stato superato il dato dell’ultima consultazione regionale del 2015 fermo al 50,68%. In particolare la provincia di Savona è quella che ha registrato la percentuale maggiore con il 55,28%, quella di La Spezia con il 54,16%, Genova col 53,51% e Imperia al 50,19%.