Stavolta l’Italia è rimasta fuori“: è un Renzi stupito dalla mancata telefonata del Presidente degli Stati Uniti alla Premier Giorgia Meloni quello che, stamani, risponde alle domande de “la Repubblica“, principalmente su temi di politica estera.

Il direttore del nostro quotidiano si dice colpito dal fatto che l’Italia, uno dei quattro paesi europei del G7, non sia rientrata nell’elenco delle potenze interpellate da Biden in merito a quanto è avvenuto nelle scorse giornate in Russia.

Biden, dice Renzi, “ha chiamato Sunak, Scholz e Macron ma non la nostra Premier”. Una notizia non delle migliori per il nostro Paese che, prosegue, rischia di “restare alla finestra”, mentre “l’ordine mondiale si sta dissolvendo”. Il consiglio, dunque, alla Premier, è quello di “farsi sentire, chiedere di essere coinvolta”, uscendo dalla trappola di un sovranismo che purtroppo “fa rima con provincialismo”.

Renzi sostiene che per capire cosa stia accadendo davvero in Russia “ci vorrà tempo” e che, in questa fase, sono da evitare giudizi affrettanti, perché “la politica estera non si fa con i tweet”. Tuttavia sottolinea un dato: “la debolezza di Putin è clamorosa“.

Per quel che riguarda il Pd, Renzi evidenzia la mancanza di una linea chiara e univoca sulla politica estera, giacché i Dem, in effetti, ne hanno ben due: “linea Guerini o linea Provenzano?“. Della Segretaria, Renzi diche che “sui diritti ha le idee chiare, sulla politica estera no”.

Guardando al prossimo futuro, infine, Renzi auspica “un’iniziativa diplomatica vera“, giacché “finora l’hanno presa il Vaticano, con Zuppi, e la Cina. Gli Stati Uniti hanno tutto l’interesse a negoziare con Putin debole, che è comunque più affidabile di un macellaio come Prigozhin”. Un’iniziativa che, chiramente, dovrebbe vedere l’Europa protagonista: “lo spazio che si apre ora va colto. Non farlo sarebbe un autogol; ora è tempo di una iniziativa di Bruxelles. Armare Kiev è giusto, deve servire ad arrivare alla pace. E all’ingresso dell’Ucraina in UE prima possibile”.

Infine, un annuncio: “Presenteremo una interrogazione in Vigilanza per sapere se gli amici nostrani di Putin che prevedevano la vittoria schiacciante di Mosca hanno ricevuto soldi dalla Rai per le loro tesi deliranti”.

Redazione

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